Criticità

Sindacati e Pd per una riorganizzazione della sanità: “E’ una priorità non più rinviabile”

Cisl, Uil e Cgil: "Non si può non rilevare le gravi criticità che affliggono il sistema sanitario ligure"

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Foto d'archivio

Regione. “Non servono interventi a spot ma una visione d’insieme e di ampio respiro. La riorganizzazione della sanità è una priorità non più rinviabile”. Cgil, Cisl, Uil ribadiscono alla Regione la necessità urgente di un confronto che fino ad oggi, sostengono, è stato negato.

Gli stessi sindacati “apprezzano l’impegno dell’assessore regionale Sonia Viale nella riapertura di un confronto fattivo con le organizzazioni sindacali di categoria. Impegno che si deve tradurre in fatti concreti a partire dal concorso per operatori socio-sanitari, articolato a livello territoriale, anche a tutela delle 155 persone impiegate in appalto a La Spezia. Non si può, però, non rilevare le gravi criticità che affliggono il sistema sanitario ligure”.

Cgil, Cisl e Uil Liguria “sul piano sanitario regionale hanno avuto un approccio laico, ma allo stato attuale non è più possibile contenere la preoccupazione: non sono stati fatti passi avanti su servizi territoriali e ospedalieri in termini di miglioramento e potenziamento delle attività. Non si mette mano a inefficienze e sprechi, alla cronica situazione di sotto organico delle strutture e si affida la sanità ai privati con i soldi pubblici”.

“La regione è tra le più anziane d’Europa, ma i servizi che la sanità ligure offre non sono adeguati all’emergenza in atto tra cronicità e nuove patologie, le fughe sanitarie fuori regione sono all’ordine del giorno, i pronto soccorso intasati, le liste di attesa chilometriche. Non servono interventi a spot ma una visione d’insieme e di ampio respiro”.

E dal fronte Pd arrivano altre parole di critica: “Come l’ultimo giapponese nella giungla, l’assessore Viale non si arrende mai, neppure di fronte all’evidenza. E così, nonostante la sua disastrosa gestione della sanità ligure, confermata da tutti i sindacati, prova a buttarla in polemica politica, inventandosi un asse Pd-Cgil. In realtà l’asse è molto più ampio e comprende cittadini-sindacati e naturalmente anche l’opposizione: in pratica tutti quanti tranne l’assessore e la sua maggioranza, anche perché chiunque frequenti gli ospedali liguri si è accorto di come i servizi, negli ultimi 3-4 anni, siano stati tagliati e di come il personale sia sempre più ridotto all’osso e costretto a turni massacranti”.

“Comunque per chiarezza – continuano dal gruppo PD – diffonderemo i verbali della commissione, così si capirà che non è stato soltanto un sindacato a dichiararsi insoddisfatto delle politiche sanitarie di questa giunta: ma tutte le sigle presenti ieri all’audizione, che hanno usato toni definitivi. Anche perché, solo per citare le ultime criticità, non è stato firmato alcun accordo con il personale che andrà a lavorare nel comparto privato, il concorso per gli oss arriverà un anno e mezzo dopo rispetto a quando era stato promesso, c’è un saldo negativo tra le richieste di personale delle Asl e la autorizzazioni di Alisa, ma soprattutto c’è un forte gap tra quante persone Alisa vorrebbe assumere e quante effettivamente sono state effettivamente assunte”.

“Ma Viale non può dire tutte queste cose, perché altrimenti dovrebbe dimettersi. E allora si inventa che la protesta dei sindacati abbia ragioni politiche, ignorando che i sindacati sono da sempre soggetti autonomi, che portano avanti battaglie a favore dei lavoratori e dei cittadini e che soprattutto devono essere rispettati”.

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