Barricate

Scontro in consiglio regionale per la Consulta per l’Immigrazione

Respinto un ordine del giorno che chiedeva alla giunta di adottare i provvedimenti necessari per rendere operativa la consulta

consiglio regionale

Regione. I temi dell’emigrazione e dell’immigrazione sono stati al centro della riunione del consiglio regionale di questa mattina.

Il consiglio ha approvato all’unanimità proposta di deliberazione numero 100 concernente il “Programma degli interventi regionali in materia di emigrazione per l’anno 2019)”. Il provvedimento prevede l’istituzione per il 2019 di un bando aperto per le manifestazioni organizzate da enti pubblici e associazioni private inerenti all’emigrazione. Il bando verrà pubblicato sul sito della Regione Liguria nell’apposita sezione dedicata ai bandi ed agli avvisi regionali al fine di acquisire le “domande” di candidatura dei soggetti, le progettazioni corredate di piano finanziario e tutti gli elementi necessari. Le domande pervenute saranno sottoposte a valutazione da parte del nucleo di valutazione.

Il programma emigrazione per l’anno 2019, che prevede fondi stimati per 80 mila euro, si articolerà in quattro sezioni: iniziative dirette della Regione Liguria; interventi in favore degli emigrati liguri; interventi di solidarietà; interventi finalizzati al rientro e all’inserimento nel territorio regionale.

Le iniziative dirette della Regione Liguria (importo stimato di 20 mila euro) prevedono, fra l’altro, “Corsi di lingua francese per lavoratori frontalieri” , la “Partecipazione dei giovani liguri alla Conferenza Internazionale di Palermo” , viene riconosce all’Associazione dei Liguri nel Mondo di Genova, in qualità di capofila della rete di associazioni dei liguri all’estero, un contributo per l’attività di comunicazione degli eventi e iniziative in materia di emigrazione ed in particolare per la pubblicazione del semestrale di “Gens Ligustica in Orbe”. Sono previste borse di studio a discendenti di origine ligure residenti all’estero per la partecipazione a corsi di lingua e cultura italiana.

Sul fronte degli interventi in favore degli emigrati, tutte le risorse di questa sezione sono a bando e hanno l’obiettivo di rinsaldare i rapporti con gli emigrati e le loro comunità, o assicurare la conservazione e lo sviluppo dell’identità culturale della regione, interventi a sostegno delle Associazioni rappresentative degli emigrati Liguri. Per quanto riguarda gli interventi di solidarietà per sostenere progetti di solidarietà in favore di cittadini disagiati di origine ligure residenti all’estero, fino alla concorrenza delle risorse disponibili, le associazioni rappresentative degli emigrati liguri all’estero possono segnalare i cittadini o le famiglie che versano in condizione di accertata indigenza. Infine gli interventi finalizzati al rientro e all’inserimento nel territorio regionale: sono diretti a favorire la prima sistemazione e l’accoglimento degli emigrati liguri per nascita o residenza posseduta al momento dell’espatrio, dei loro coniugi e dei discendenti degli emigrati stessi, che siano rientrati definitivamente dopo almeno quattro anni di lavoro all’estero, per risiedere in Liguria. Questi contributi sono erogati per il tramite del Comune di residenza

Alice Salvatore (Mov5Stelle) ha annunciato voto favorevole accogliendo con favore l’attenzione dimostrata dalla giunta ai segnali di preoccupazione giunti delle comunità liguri che vivono in Venezuela. Sergio Rossetti (Pd) ha annunciato un ordine del giorno con cui impegnava la giunta a costituire la Commissione per l’immigrazione: “Chiediamo che la giunta renda operativa la consulta regionale per l’integrazione dei cittadini stranieri che, peraltro, è un obbligo di legge”.

L’assessore all’emigrazione Sonia Viale ha sottolineato: “E’ importante riallacciare e rinsaldare i rapporti con tante associazioni che ricordano la Liguria, anche con eventi in loco, e che intendono mantenere il legame con le proprie origini”. Viale ha, quindi, illustrato nel dettaglio il piano.

Sempre questa mattina il consiglio regionale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Alice Salvatore (Mov5Stelle) e sottoscritto da tutti i gruppi, che impegna la giunta a prevedere una priorità per l’accoglimento delle domande “contributo di rientro” presentate dai cittadini di origine ligure che dovessero rientrare dal Venezuela e a intervenire in caso di emergenze straordinarie e, in particolare per l’aggravarsi della crisi venezuelana, tale da portare ad un rientro massiccio in Italia di connazionali e corregionali presso il competente ministero degli esteri perché lo stesso programma sostenga finanziariamente e coordini un intervento di aiuto alla popolazione e, infine, a fare una verifica dell’efficacia della misura inserita in via sperimentale sul rientro delle salme dei cittadini liguri in sede di nuova programmazione degli interventi.

In ultimo il consiglio regionale ha respinto con 16 voti contrari (maggioranza di centro destra) e 11 favorevoli (Pd, Rete a Sinistra&liberaMENTE Liguria e Mov5Stelle) un ordine del giorno che chiedeva alla giunta di adottare i provvedimenti necessari per rendere operativa la consulta regionale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati.

I consiglieri regionali del Pd ligure Giovanni Lunardon e Pippo Rossetti commentano: “Per il centrodestra, paladino a parole della legalità, alcune leggi si applicano e altre no. È il caso della norma che prevede la convocazione della consulta regionale per l’integrazione dei cittadini stranieri immigrati: uno strumento importante di studio, programmazione e approfondimento di un fenomeno epocale come, appunto quello dell’immigrazione, che mette insieme molti soggetti che lavorano sul territorio proprio su questi temi”.

“Ma quando si parla di immigrazione questa maggioranza preferisce portare avanti una battaglia di ideologica per raccogliere consenso. E così oggi in Consiglio è stato approvato solo il programma di interventi in materia di emigrazione, mentre il centrodestra ha bocciato l’ordine del giorno del Pd che chiedeva la convocazione della Consulta sull’immigrazione. Noi, a differenza della maggioranza, crediamo non solo che sia prezioso valorizzare il ruolo svolto dalle comunità italiane all’estero (e cioè gli emigranti) ma anche la presenza delle comunità che fanno riferimento a cittadini stranieri sul nostro territorio (gli immigrati)”.

“Senza contare che la consulta, come ribadito più volte, è stata introdotta grazie alle legge regionale 7 del febbraio 2007 e quindi è un organo che va convocato per legge. L’ultima volta è stata nominata nel 2012, con la legislatura precedente. In Liguria ci sono 140 mila residenti stranieri, pari al 10 per cento della popolazione. Nonostante l’appello lanciato nelle corse settimane da sindacati, associazioni e Partito Democratico questa legge regionale continua a essere ignorata”.

Su questo fronte Fabio Marante, Paola Bavoso e Sheeba Servetto, segretari di Cgil, Cisl e Uil Liguria, commentano. “Accogliamo l’iniziativa della maggioranza della giunta Toti espressa nella seduta del 27 giugno scorso e discussa in occasione del consiglio regionale di oggi rispetto alla volontà di adottare un programma di interventi in materia di emigrazione, dove tra le altre cose, si dà il via alla consulta regionale per l’emigrazione. Con la consulta, la Regione intende consolidare i rapporti con le comunità di liguri che vivono all’estero, mantenendo vive culture e tradizioni di chi spesso è stato costretto ad espatriare. Sarebbe altrettanto meritevole, da parte della Regione, rispettare anche la norma in materia di immigrazione costituendo immediatamente la consulta per l’immigrazione che è già legge da diversi anni, ma che questa maggioranza ha sempre disatteso. Siamo certi che la giunta Toti procederà già nelle prossime ore a dare un cenno di coerenza e a costituire, come richiesto più volte da più parti, la consulta regionale per l’immigrazione”.

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