Richieste

Sciopero trasporti, adesione massiccia. Sindacati: “Piano strategico per il savonese” fotogallery

Blocco ai varchi portuali e presidio davanti alla Prefettura di Savona

Savona. Dalle 6:00 di questa mattina blocco ai varchi portuali di Savona e Vado Ligure, dalle 10 e 30 presidio davanti alla Prefettura: è scattata la protesta sindacale nel settore dei trasporti, nell’ambito di uno sciopero nazionale indetto contro le politiche del Governo, che stanno penalizzando anche il territorio savonese.

Massiccia l’adesione dei lavoratori allo sciopero odierno (quello del settore aereo sarà venerdì 26 luglio), con mezzi fermi e stop alla mobilità: “Serve un piano strategico di investimenti e opere infrastrutturali per questo territorio” afferma Fabrizio Castellani, segretario Filt-Cgil Savona.

“Abbiamo consegnato al Prefetto il documento sindacale che spiega le ragioni dello sciopero, è indispesabile un passo in avanti rispetto a tutti gli interventi legati alla piattaforma Maersk e allo sviluppo della logistica (come il casello di Bossarino), ma non solo: chiediamo il potenziamento della rete ferroviaria, della Savona-Torino e la conclusione dell’iter per il raddoppio ferroviario a ponente” aggiunge.

“Resta in piedi la questione della manutenzione di Ferrovie con il capannone a Savona che dovrebbe convogliare i lavori di restyling previsti per la Liguria, con conseguenti ricadute occupazionali. E poi il trasporto pubblico locale: vogliamo che Tpl Linea resti pubblica a garanzie dei lavoratori, del servizio e dell’utenza, per questo basta perdere tempo e procedere con decisione per l’affidamento in house”.

E ancora: “Rimane la vertenza sulle funivie, con il blocco dei finanziamenti: mettiamo sul tavolo un ragionamento a 360 gradi, per il quale chiediamo risposte concrete al Governo, se non arriveranno siamo pronti ad uno nuovo sciopero a settembre” conclude l’esponente sindacale.

Ecco le parole di Marco Odone, segretario nazionale Uiltrasporti, oggi a Genova al presidio che si è svolto davanti alla Prefettura: “Ieri siamo stati dal ministro Toninelli che ha tentato di scongiurare lo sciopero mettendo all’ordine del giorno una serie di appuntamenti all’ultimo minuto. La verità è che l’assenza del governo nella politica dei trasporti è disarmante. Le regole dei trasporti di merci e persone si fanno in Europa, ma questo governo ci sta isolando con pretesti che non hanno ragione di essere nel 2019. Auspichiamo un nuovo dialogo con il governo, l’unica speranza possibile per non fare arretrare il Paese”.

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