Il processo

Savona, rissa sul lungomare in via Cimarosa: 28enne patteggia

In manette erano finiti tre senza fissa dimora lombardi: a scatenare la lite aveva contribuito probabilmente qualche bicchiere di troppo

tribunale

Savona. Tre mesi di reclusione con la sospensione condizionale. E’ la pena patteggiata questa mattina in tribunale da Giuseppe Francesco Laurendino, 28 anni, di Pavia, una delle tre persone che nella serata del primo luglio era finita in manette con l’accusa di rissa.

Sono stati processati questa mattina in tribunale Andrea Serdino, 44 anni, di Lodi, Moreno Bozzi, 49 anni, e Giuseppe Francesco Laurendino, di 28 (gli ultimi due entrambi di Pavia), le tre persone che ieri sera sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Savona per rissa.

Il movimentato episodio era avvenuto nella zona di via Cimarosa, poco lontano dal ponte Ruffino, dove Laurendino, insieme ad Andrea Serdino, 44 anni, di Lodi, Moreno Bozzi, 49 anni, ed un altro gruppetto di persone (poi riuscite a scappare), complice qualche bicchiere di troppo, avevano iniziato un acceso diverbio poi sfociato in aggressione. Una situazione che aveva attirato l’attenzione di alcuni passanti che avevano allertato il 112. All’arrivo delle pattuglie i partecipanti alla rissa si erano dati alla fuga, ma Serdino, Bozzi e Laurendino erano stati fermati poco dopo.

Secondo quanto ricostruito dai militari, Bozzi aveva anche cercato di colpire Serdino con un coccio di bottiglia e per questo gli è stato contestato anche il reato di tentate lesioni personali aggravate. Una volta riportata la situazione alla calma e dopo l’intervento dei sanitari del 118 (Serdino ha rimediato alcune escoriazioni e un ematoma occipitale, Bozzi escoriazioni alle mani, mentre Laurendino escoriazioni ed un taglio) i tre erano finiti in caserma dove, in accordo con il pm di turno Claudio Martini, erano stati arrestati.

Secondo quanto trapelato la lite sarebbe nata per futili motivi perché il gruppo di persone, tutte senza fissa dimora (si conoscevano tra loro perché frequentano la mensa della Caritas), aveva bevuto qualche bicchiere di troppo. All’udienza di convalida Laurendino, attraverso il suo legale, aveva chiesto di patteggiare e, di conseguenza, la sua posizione era stata stralciata per definire il rito alternativo davanti al giudice Francesco Giannone questa mattina.

Bozzi e Serdino avevano invece chiesto i termini a difesa e, di conseguenza, il processo per loro riprenderà l’11 settembre prossimo. A tutti e tre gli imputati il giudice Laura De Dominicis aveva applicato il divieto di dimora in provincia di Savona.

Nel frattempo procedono anche gli accertamenti da parte dei carabinieri per identificare gli altri partecipanti alla rissa (in tutto nella zuffa sono rimaste coinvolte in totale 6 o 8 persone) che erano riusciti a far perdere le proprie tracce all’arrivo delle pattuglie.

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