Rinnovo

Sanità, proroga di un anno per i direttori generali Asl e commissari straordinari

La decisione della giunta regionale con una delibera proposta dall'assessore Viale

toti viale

Liguria. Proroga tecnica fino al 31 luglio del 2020 degli attuali incarichi di direttore generale o commissario straordinario, conferiti o rinnovati in forza della normativa al tempo vigente. Lo ha deciso la Regione con una delibera, con al centro il rinnovo delle cariche nella sanità ligure. La giunta regionale, infatti, si è riunita in seduta straordinaria, su proposta della vicepresidente e assessore alla Sanità Sonia Viale, d’intesa con il presidente Giovanni Toti.

In particolare: vengono prorogati dal 1 agosto al 31 luglio 2020 i direttori generali di Asl 1 Marco Damonte Prioli, Asl 3 Luigi Carlo Bottaro e Asl 4 Bruna Rebagliati, il direttore generale dell’ospedale Policlinico San Martino Giovanni Ucci, il commissario straordinario di Asl 2 Paolo Cavagnaro e il Commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli. Una mossa in parte attesa, in primis per non creare scompiglio nelle aziende sanitarie, in secondo luogo per lo sguardo rivolto alle prossime elezioni regionali del 2020.

Daniela Troiano è invece il nuovo commissario straordinario della Asl 5. Troiano, 53 anni, milanese, assumerà l’incarico di Commissario dal prossimo 22 luglio. Risulta iscritta nell’elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale. “Vogliamo ringraziare il dottor Zanella per aver ricoperto l’incarico di direttore generale facente funzioni. Alla dottoressa Troiano rivolgiamo i nostri migliori auguri di buon lavoro, consapevoli della delicatezza e complessità dell’incarico che si appresta ad assumere”, affermano il presidente Toti e la vicepresidente Viale.

Secondo quanto scritto in delibera, la decisione della proroga degli attuali incarichi di direttore generale è legata alla loro durata che, in base alle normative vigenti, varia da un minimo di tre ad un massimo di cinque anni. “Siamo ad un anno dalla fine dell’attuale mandato: per questo – conclude la vicepresidente Viale – abbiamo deciso di non voler condizionare l’indirizzo politico della futura giunta che, altrimenti, non avrebbe potuto individuare i nuovi direttori generali per almeno due anni dall’insediamento”.

“A tutti i direttori generali e ai commissari il nostro ringraziamento per aver accettato di rimanere, così da poter vincere insieme le sfide che ci siamo posti per questa legislatura”.

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