Lettera al direttore

La lettera

Rifiuti, un lettore “spezza una lancia a favore di Ata e Comune”

"Se la città è sporca la colpa è di savonesi e non, residenti in città, che uscendo dai loro lindi alloggi, considerano gli spazi pubblici come le loro personali pattumiere"

Villapiana sommersa dai rifiuti
Foto d'archivio

A proposito di pulizia degli spazi pubblici, e questa volta spezzando una lancia a favore sia di Ata che del Comune. Più di 60 anni fa, studente dello scientifico, ero in Olanda con i miei fumai una sigaretta e gettai la cicca per terra. Non l’avessi mai fatto, un signore olandese inchiodò la bicicletta e in un italiano stentato mi invitò a guardarmi intorno. Le loro belle casette colorate, finestre senza persiane ne inferriate, vialetti puliti.

Ecco, mi disse, noi olandesi amiamo considerare gli spazi pubblici come prosecuzione delle nostre case. Sentiamo il dovere di tenerli, prima di tutto noi, puliti e decorosi, come la nostra abitazioni. Mi invitò a raccogliere la cicca e deporla nell’apposito contenitore.

Da allora sono più di 60 anni che ogni volta che apro la porta di casa trovo, immancabilmente, marciapiedi e strade coperte di cicche, chewingum, cartacce, escrementi e chi più ne ha più ne metta. Questo per dire che se la città è sporca, la colpa non è né di Ata né del Comune ma di savonesi e non, residenti in città, che uscendo dai loro lindi alloggi, considerano gli spazi pubblici come le loro personali pattumiere.

Arch. Anton M.Rosso

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