Savona/Villanova d’Albenga. La conferma dei contratti su ricambi e revisioni motori per un totale di oltre 250 milioni di euro e il rientro dalla casa integrazione di una trentina di lavoratori. E’ quanto è emerso dall’incontro tenutosi oggi presso l’Unione Industriali di Savona tra le segreterie sindacali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, la Rsu degli stabilimenti di Villanova d’Albenga e Genova ed il commissario straordinario di Piaggio Vincenzo Nicastro. Il vertice aveva l’obiettivo di “fare il punto della situazione” a seguito del vertice al Mise dello scorso 20 giugno.
Durante l’incontro di oggi, Nicastro ha ricordato quanto ribadito in occasione del tavolo al Mise dello scorso 20 giugno in merito al riassorbimento occupazionale dalla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (Cigs). Nello specifico, a partire dal momento in cui i contratti istituzionali relativi ai P.180 (acquisizione di 9 nuovi velivoli da parte del ministero della difesa e retrofit di 19 aerei attualmente operativi) saranno sottoscritti, è previsto un graduale riassorbimento degli operai e dei tecnici in Cigs nell’ordine di circa 100 unità al mese, fino al completo rientro dell’intera forza lavoro. Già a partire dal prossimo mese di settembre è stato pianificato il rientro di almeno 30 lavoratori per attività propedeutiche alla messa in esecuzione dei contratti sul P.180.
Per quanto riguarda invece i nuovi contratti di manutenzione motori con l’Aeronautica Militare Italiana, il commissario Nicastro ha confermato alle organizzazioni sindacali che “tali commesse sono alla firma delle parti e che la loro formalizzazione verrà ufficializzata a breve”. Il commissario ha infine ricordato “l’importanza degli ordini in ambito sia civile che militare, per un valore complessivo di circa 700 milioni di euro, confermati dal ministero della difesa all’azienda e alle organizzazioni sindacali in occasione del tavolo dello scorso 20 giugno al Mise: per la prima volta Piaggio Aerospace è destinataria di commesse di tale valore”.
“Il commissario – spiega Alessandro Vella, segretario generale di Fim-Cisl Liguria – ha confermato la firma dei contratti su ricambi e revisioni motori per un valore di 167 milioni più 85 che darà prospettiva e carico di lavoro nell’area motori per almeno quattro anni. È stato comunicato il rientro a settembre dalla cassa integrazione di 30/35 lavoratori della direzione tecnica in previsione degli ordini sui velivoli”.
“Per questo motivo sollecitiamo il governo affinché le ‘promesse’ su P180 (refitting e acquisizioni) insieme al P1HH siano firmati rapidamente. Nell’incontro ci è stato comunicato che anche Piaggio Aviaton (che conta 23 dipendenti) sarà posta in amministrazione straordinaria e in cassa integrazione”.
“Il commissario ha ribadito che le manifestazioni di interesse sono un chiaro segnale importante per la Piaggio e che come da noi sollecitato più volte ha l’intenzione di trovare un acquirente che possa acquisire l’azienda senza nessuno ‘spezzatino’. Proprio per questo sollecitiamo nuovamente e con forza il governo sulla tempistica dei contratti perché gli ordini sui velivoli porrebbero le condizioni positive per i lavoratori che rientrerebbero dalla cassa (attualmente 527 di Piaggio Aero e circa 50 di LaerH) e porrebbero le condizioni ottimali di un’azienda complementare di alto interesse per investitori credibili”.
Antonio Caminito di Fiom-Cgil Genova aggiunge: “Oggi il commissario di Piaggio ha confermato contratti già firmati per 167 milioni di euro sui motori e questo garantirà 4 anni di lavoro per questa attività. Continuano però a mancare le firme per alcuni contratti e i decreti per la parte velivolistica, dove sono concentrati i lavoratori in cassa integrazione. L’incontro quindi non ha cancellato le preoccupazioni che la Fiom denuncia da mesi rispetto ai tempi di realizzazione del piano investimenti per evitare la cassa”.
“Infatti, il programma di vendita dell’azienda sarà pronto entro fine agosto e passerà successivamente al vaglio del ministero che ha 60 giorni di tempo per approvarlo per poi nominare i periti per la valutazione dell’azienda. Percorso lungo e complicato che si esaurirà con una nuova proprietà e che senza la certezza delle commesse potrebbe allungare i tempi della cassa integrazione straordinaria”.
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