E ora?

La battaglia legale per l’eredità di William Salice “stoppa” il futuro della fondazione Color Your Life

Terza estate consecutiva senza il campus loanese, ecco le prospettive future per la "creatura" voluta fortemente dal compianto William Salice

Loano. La battaglia legale sul futuro della fondazione Color Your Life, fondata da William Salice, e sull’eredità lasciata dal braccio destro di Michele Ferrero e inventore del famoso ovetto Kinder, che si è spento il 29 dicembre 2016 a Pavia dove era ricoverato per una malattia, blocca il futuro e una vera rinascita della “creatura formativa” voluta dal suo fondatore.

Dalla sua morte, infatti, sono iniziati i problemi per la fondazione, creata e voluta da Salice per il futuro dei giovani e basata su un modello innovativo per la formazione dei ragazzi: una “scuola di talenti” con la quale è riuscito a portare al Sant’Agostino di Loano migliaia di studenti da tutta Italia e centinaia di tutor di altissimo livello: dal campusa loanese sono transitati premi Nobel e capitani d’industria che hanno portato la loro esperienza diretta a tanti giovani.

Lo scontro era maturato tra la nipote di Salice, Patrizia, e l’ex direttrice della fondazione Renata Crotti, estromessa dal consiglio di indirizzo dopo un braccio di ferro durato alcuni mesi successivi alla scomparsa del padre dell’ovetto Kinder. Patrizia Salice, nipote di William, è stata nominata presidente e legale rappresentante della fondazione dopo essersi rivolta all’Organo di vigilanza della Prefettura di Savona per ripristinare il consiglio di indirizzo e mantenere in vita la struttura voluta da Salice.

L’ex direttrice della fondazione, dalla morte di Salice, è stata in piena rotta di collisione con la nipote a seguito della querelle legale sull’eredità patrimoniale di Salice (si parla di circa due milioni di euro, risorse essenziali da mettere in campo per garantire un futuro operativo alla stessa fondazione e ai suoi progetti formativi, in primis il mantenimento del campus estivo a Loano). Al centro dello scontro l’impugnazione da parte di Patrizia Salice dell’ultimo testamento redatto dallo stesso William nei giorni di ricovero all’ospedale di Pavia, con vicino proprio l’ex direttrice della fondazione loanese alla quale era stato intestato tutto il patrimonio dello stesso Salice.

william salice

Renata Crotti aveva preso atto del procedimento in corso e si è sempre detta serena del suo operato: “Ho preso atto anche del nuovo Consiglio di indirizzo, tuttavia le volontà di William sul mio ruolo in fondazione erano assai diverse…”. Inoltre, l’ex direttrice della fondazione aveva promesso di realizzare una iniziativa in memoria dello stesso Salice, una borsa di studio o altro, ma ad ora non è avvenuto nulla di tutto questo proprio a seguito della battaglia legale.

Il ripristino dell’organo amministrativo ha permesso alla fondazione di restare in vita, portando avanti alcune iniziative (le ultime risalgono a quest’estate con mini-campus realizzati grazie a convenzioni con le Camere di Commercio a Pavia, Alessandria e Vibo Valentia): esiste un comitato scientifico, uno statuto rinnovato e la sede legale è ancora in piazza Mazzini a Loano. Il possibile sostegno dei partner storici della fondazione, aziende, enti e soggetti che negli anni hanno lavorato e collaborato con Salice, non sarebbe comunque sufficiente per rivedere in vita il campus loanese e tutto il suo progetto-programma formativo.

Quello che è certo, dai commenti, dalle voci e dai rumors, è che sono in molti a non voler vedere morire la fondazione Color Your Life: certamente William non lo avrebbe voluto. E quest’anno è ormai la terza estate consecutiva senza il campus al Sant’Agostino di Loano: ormai dal 2016 mancano i ragazzi in giro per il territorio loanese e savonese con le loro iniziative e le loro attività formative, sicuramente un “vuoto” che sarebbe necessario colmare al più presto per non disperdere quanto seminato da Salice e per i tanti ragazzi che attendono ancora risposte, dopo tanto tempo, sul nuovo corso della fondazione.

Molto complesso, comunque, sia sotto il profilo giurdico che burocratico-amministrativo, potrebbe essere sciogliere la matassa sull’ingente eredità lasciata da Salice. Difficile, inoltre, che si arrivi ad un accordo tra le parti per avere subito risorse da investire e dare così nuova vita alla fondazione e al ritorno di un vero e proprio campus estivo, come in tanti vorrebbero.

Insomma, la situazione rimane tesa e delicata, dal futuro ancora incerto, con diversi scenari possibili. Quello che è certo è che la fondazione è viva e continua la sua attività. Ora ha preso il nome di “William Salice Fondazione Color Your Life”, proprio in ricordo del suo ideatore e fondatore, rimasto nei cuori di tanti ragazzi e famiglie savonesi, liguri e italiane.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.