Finale Ligure. La partecipata Finale Ambiente al centro dell’incontro che si è svolto con i consiglieri comunali. Non solo la questione rifiuti, come il regolamento sul plastic free e la raccolta differenziata, in primo piano la realizzazione della nuova sede e del capannone: i lavori consegnati il 3 dicembre scorso e che dovevano durare un anno sono fermi, infatti dopo ben sette mesi è stato realizzato solo il 5% dell’opera stabilita dal progetto definitivo.
Insomma un grave ritardo sul quale non sono mancate anche polemiche politiche.
Il nuovo direttore generale di Finale Ambiente, Simona Ferrando, ha annunciato che la società finalese sta procedendo alla risoluzione del contratto con la ditta che si era aggiudicata l’appalto per i lavori. E’ stata comunicata anche la definizione economica dell’intervento fin qui svolto, 35 mila euro.
Per questo si sta già avviando la procedura per far subentrare la seconda ditta classificata nella gara: Cesag srl, di Genova.
Secondo quanto riferito nell’incontro con i consiglieri comunali la pratica dovrebbe essere completata già entro il mese di luglio, con la ripartenza dei lavori prevista per il mese di settembre.
Il consigliere comunale di minoranza Tiziana Cileto ha chiesto un incontro con il nuovo direttore di Finale Ambiente assieme ai colleghi della minoranza, mentre il capogruppo di minoranza Massimo Gualberti rincara: “Se ne accorgono solo ora che sono stati realizzati solo il 5% dei lavori per il nuovo capannone? Come minoranza vigileramo su tutti i passaggi previsti e comunicati”.