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Festival teatrale di Borgio Verezzi: ci saranno anche la show-girl Paola Barale e Giulio Corso fotogallery video

Degli undici spettacoli in cartellone nove saranno in prima nazionale: la presentazione in Regione

festival verezzi

Borgio Verezzi. Ci sono anche la show-girl Paola Barale e Giulio Corso, uno dei protagonisti della seguitissima serie tv pomeridiana di RaiUno, “Il paradiso delle signore“, tra le star che costellano il Festival di Borgio Verezzi: la notizia delle due recentissime new entry è stata comunicata a Genova durante la conferenza stampa presso la Regione Liguria per illustrare la 53^ edizione della manifestazione teatrale, al via il 6 luglio con ”Banda 4.0”, lo spettacolo in anteprima con il quale la Banda Osiris festeggia i quarant’anni di attività.

Barale va ad arricchire il cast di “Se devi dire una bugia dilla grossa” di Ray Cooney, che debutta in piazza Sant’Agostino dall’8 all’11 agosto, e della quale saranno interpreti Paola Quattrini, Antonio Catania, Nini Salerno e Gianluca Ramazzotti. Il giovane Corso invece sarà “Liolà” nell’omonima commedia di Pirandello diretta da Francesco Bellomo: miglior attore emergente per il musical “Rapunzel” con Lorella Cuccarini ha vinto il prestigioso premio Persefone 2016, lo scorso anno era tra i protagonisti di “Grease” per la regia di Saverlo Marconi e in questa edizione di “Liolà” avrà modo di esibire anche le sue doti canore.

Degli undici spettacoli in cartellone nove saranno in prima nazionale, a conferma della caratteristica del Festival di essere sempre di più una vetrina di anticipazioni invernali, e uno di essi andrà in scena in forma itinerante nelle Grotte di Borgio.

Spiega il direttore artistico Stefano Delfino: “Filo conduttore di quest’anno è proprio il teatro che celebra se stesso, attraverso la riproposizione di celebri allestimenti del passato, come “L’anima buona di Sezuan”, in cui Monica Guerritore si ispira alla storica versione di Strehler per il Piccolo nel 1981, oppure “Se devi dire una bugia dilla grossa”, presentato ripercorrendo la regia e la scenografia di Garinei&Giovannini di vent’anni fa. Come è consuetudine, non mancherà una rappresentanza di artisti e compagnie liguri: Igor Chierici e l’Atlantic Jazz Band saranno gli interpreti de “La leggenda del pianista sull’Oceano”, tratto dal romanzo “Novecento” di Alessandro Baricco, spettacolo con il quale si rinnova il gemellaggio con il Festival di Cervo dove sarà replicato il 2 agosto; Jurij Ferrini con Progetto Urt proporrà “I due gemelli… veneziani”, nella riscrittura contemporanea che Natalino Balasso ha fatto della divertente commedia di Goldoni; e Silvio Eiraldi con la compagnia Uno sguardo dal palcoscenico di Cairo Montenotte concluderà con il Paradiso nelle Grotte l’itinerario dantesco nella Divina Commedia”.

“Nel cartellone di quest’anno, accanto a classici “evergreen”, figurano anche alcune novità della drammaturgia contemporanea tra le quali un giallo su Sherlock Holmes che in Spagna ha avuto un grande successo. Sarà un percorso attraverso vari generi teatrali, con un orientamento verso la commedia, sempre sorretta però da contenuti significativi, che oltre al sorriso inducano lo spettatore a qualche riflessione. Da citare anche l’omaggio al genio italico che Antonio Cornacchione compie in “D.E.O. ex macchina”, dove tra aneddoti e divertenti ricordi del periodo in cui ha lavorato alla Olivetti racconta la nascita del primo calcolatore elettronico da tavolo al mondo italiano” conclude Delfino.

Questo il cartellone: 6 luglio Banda 4.0 con la Banda Osiris; 11-12-13 luglio L’anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht con Monica Guerritore; 14 luglio in collaborazione con il Festival di Cervo La leggenda del pianista sull’Oceano (da “Novecento” di Alessandro Baricco) con Igor Chierici e l’Atlantic Jazz Band; 17-18 luglio Sherlock Holmes e i delitti di Jack lo Squartatore dai Helen Salfas, con Giorgio Lupano e Rocio Munoz Morales; 22-23 luglio Liolà di Luigi Pirandello, con Giulio Corso; 27-28 luglio Hollywood Burger di Roberto Cavosi, con Enzo Iachetti e Pino Quartullo; 30 luglio D.E.O. ex macchina di Antonio Cornacchione e Massimo Cirri, con Antonio Cornacchione; 3-4-5 agosto I due gemelli… veneziani di Natalino Balasso da Carlo Goldoni, con Jurij Ferrini; 8-9-10-11 agosto Se devi dire una bugia dilla grossa di Ray Cooney, con Paola Quattrini, Antonio Catania, Nini Salerno, Gianluca Ramazzotti e Paola Barale; 12-13-14-16 agosto Paradiso (itinerante nelle Grotte) dalla Divina commedia di Dante, con la compagnia Uno sguardo dal palcoscenico, guest star Miriam Mesturino, Manuel Signorelli, Davide Diamanti; 18-19-20 agosto Non è vero ma ci credo di Peppino De Filippo, con Enzo Decaro.

“Undici spettacoli in programma, con nove prime nazionali, per un totale di 26 sere comprese tra il 6 luglio e il 20 agosto, l’edizione 2019 del Festival di Borgio Verezzi si presenta con numeri importanti e un palinsesto di grande qualità. – afferma Ilaria Cavo, assessore alla Cultura di Regione Liguria – La manifestazione, giunta alla 53^ edizione, quest’anno vuole rendere omaggio al teatro e al cinema, senza tralasciare i collegamenti con la musica; come di consueto verrà proposto un percorso attraverso i generi più diversi, con una leggera preferenza verso la commedia, ma approfondendo anche altri filoni come il giallo o le rappresentazioni ispirate a film che hanno fatto la storia del cinema. La manifestazione verrà aperta dall’esibizione della Banda Osiris, uno spettacolo teatralmusicale con il quale la banda festeggerà i 40 anni di attività; fondamentale sottolineare anche l’appuntamento con il Paradiso dantesco che verrà allestito all’interno delle grotte di Borgio, una rappresentazione di forte impatto scenico che avrà il merito di esaltare una delle eccellenze turistiche di questo territorio”.

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Per il sindaco di Borgio Verezzi Renato Dacquino: “Il Festival Teatrale verezzino è senz’altro l’evento di punta del nostro territorio e della nostra estate, ma non dobbiamo dimenticare che si prepara e si svolge in un periodo di particolare intensità organizzativa e gestionale per il nostro piccolo Comune: a luglio e agosto aumentano le temperature, decuplicano le presenze sul territorio, aumentano in maniera esponenziale le opportunità di sviluppo da cogliere e le criticità da gestire… Come sempre il dibattito è aperto e, pur nel rispetto delle idee e della libertà di espressione di tutti, purtroppo in alcuni casi manca una visione d’insieme e una sufficiente conoscenza delle dinamiche che stanno dietro alla gestione della cosa pubblica e degli eventi”.

“Desidero qui evidenziare che tutta la nostra comunità, i turisti, i servizi, le strutture e l’ambiente in generale, pur se spesso sollecitati e messi a dura prova dalle varie esigenze e problematiche, traggono da molti anni grandi benefici diretti e indiretti dall’evento Festival. Dire Festival vuol dire, oltre all’offerta culturale e di intrattenimento nello specifico, accoglienza: per gli organizzatori, lavoratori, attori, produttori, spettatori. Migliaia di persone coinvolte a tutti i livelli, che transitano o si fermano a Borgio Verezzi. Festival vuol dire avere uno stimolo al miglioramento, per tutto e tutti, perché l’alta qualità dell’evento pretende alta qualità nei servizi, nelle strutture, nei luoghi; significa incontro, cultura e sviluppo, e porta con sè attenzione al paese e all’ambiente in generale”.

“Saper cogliere tutto questo é occasione di crescita e genera una nuova e più razionale consapevolezza del proprio ruolo sociale. Gli isterismi e il gusto della critica fine a se stessa non servono se non a confondere le idee e a creare inutili malumori e disinformazione: ogni comportamento negativo e superficiale danneggia tutti. Bello pensare invece che ogni nostra azione positiva e propositiva fa il bene del paese e ci rende cittadini più maturi e responsabili”.

“Certo, come dicevamo all’inizio, con l’estate da noi come in ogni paese, alcune criticità diventano evidenti: acqua, mare, rifiuti, viabilità e parcheggi, rumori notturni, file nei locali… ma a tutto questo si deve rispondere con buon senso e impegno concreto. Le “urla vuote” sui social restano fini a se stesse, con mugugni e con azioni contradditorie e superficiali… Far valere i propri diritti é sacrosanto, ma è giusto anche rispettare quelli degli altri e non danneggiare l’intero sistema paese con messaggi e comportamenti “antitutto”.

“La nostra realtà comunale ha nel Festival, nelle Grotte, nel mare e nella bellezza del territorio i veri, unici punti di forza… Solo una gestione e percezione equilibrata dell’insieme, da parte del pubblico e del privato insieme, può garantire il presente e preparare un futuro migliore”.

“Vi aspettiamo a Borgio Verezzi con un Festival unico in un luogo meraviglioso, che profondamente amiamo e nel quale crediamo” conclude il sindaco Dacquino.

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