Ponente. “Un forno… Difficile respirare, persone che si sentono male: una situazione impossibile e insostenibile”. Non usano mezze parole i viaggiatori del treno regionale veloce Ventimiglia-Albenga partito alle 15 e 28 di oggi.
Tutte le carrozze del convoglio erano sprovviste di aria condizionata e a quell’ora il caldo soffocante l’ha fatta da padrone, creando non pochi disagi a passeggeri e pendolari in viaggio.
“E’ stato un viaggio all’inferno…” aggiungono le persone a bordo del treno. “Si è ancora costretti a viaggiare in condizioni vergognose: servono impianti di climatizzazione efficienti e adatti a funzionare anche in presenza di temperature elevate”.
E quella di oggi non è certo la prima lamentela di chi per lavoro, svago, o necessità sceglie il treno come mezzo per spostarsi e si ritrova in “un forno a legna”, a rischio di malori.
Insomma come ogni estate una storia che si ripete, con utenti che raccontano di viaggi insopportabili a bordo di carrozze dove sotto il sole, seduti sui sedili col ventaglio a portata di mano, si boccheggia.
E in caso di altri disservizi e situazioni emergenziali che mettono in pericolo anche la salute dei viaggiatori il Comitato pendolari del ponente e le associazioni dei consumatori sono pronte a dare ancora battaglia.
Nei giorni scorsi erano intervenute anche le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, con riferimento alle soppressioni dei treni Intercity: il 24 luglio è stato proclamato uno sciopero generale dei trasporti anche per sollecitare mezzi nuovi e funzionanti: “I viaggiatori pagano il biglietto e il Ministero paga Trenitalia per ottenere un servizio efficiente per i cittadini. I viaggiatori e i lavoratori non meritano questo trattamento”.