Liguria. La presidente della Base Balneare Bettina Bolla: “Non accetteremo nulla che contenga la parola aste”. E agli altri Sindacati: “ricordatevi quando supinamente avete accettato per paura dell’infrazione che ci venisse tolto il 6+6 rinnovo automatico. Fu l’inizio della fine”.
Tra pochi minuti ci sarà la riunione convocata dal Ministro Centinaio per esporre ai sindacati balneari il contenuto del decreto ministeriale.
Ecco i punti dell’azione sindacale della Base Balneare, rappresentata oggi dall’avvocato Nicolò Maellaro e dall’Ing Paolo Battiato, i due vice presidenti del sindacato, della Puglia e della Sicilia: “Il nostro sindacato non ha mai dubitato dell’impegno e della buona fede del Ministro dal quale ci attendiamo conseguenzialità rispetto alle promesse fatte sin da quando era senatore della Lega con la proposta di legge a sua firma, ripresa da tutto il centrodestra, che escludeva i balneari dall’ambito di applicazione del d.lgs n. 59 del 2010, proprio come questo governo ha fatto per i soli amici ambulanti”.
“Il nostro sindacato è ben conscio che i 15 anni erano una prima tappa promessa dal Ministro quale boccata d’ossigeno, ma che il vero obiettivo, parimenti assicurato, era e rimane la definitiva fuoriuscita dalla Bolkestein, ossia, dalle aste; Il nostro Sindacato non è disponibile a sentire parlare di aste e bandi in relazione alle concessioni previste dai commi 682 e 683 dell’art. 1 della legge 145 (concessioni esistenti); al più, forse, per le concessioni a rilasciarsi potrà essere adottato lo strumento dei bandi (doppio binario), e ciò deve essere previsto espressamente dal decreto dove, allo stato, i 15 anni non si menzionano neppure”.
“Non ci basta la promessa di uscita dalla Bolkestein: vogliamo sapere come tecnicamente e normativamente ne usciremo, al pari delle altre categorie, normate da un solo comma, sia che si trattasse di una interpretazione autentica del d.lgs 59 del 2010 sia che fossero espressamente escluse dal d.lgs. 59 del 2010”.
“L’indennizzo e il valore commerciale interessano pur sempre le procedure comparative: noi siamo per il No alle aste”.
E ancora: “Esigiamo, ad 8 mesi ormai dall’entrata in vigore della legge 145, di conoscere l’entità del litorale concesso e se la risorsa, su base nazionale (il demanio è di proprietà statale) e’ o non è scarsa”.
“Siamo fiduciosi che il Ministro ci porti fuori dalla Bolkestein secondo la linea da lui stesso tracciata con il ddl s 425 a sua prima firma, presentato al Senato il 28.5.2018, qualche ora prima che giurasse da Ministro (oppure, che nascesse il Governo gialloverde)”.
“Ricordiamo – conclude la Bolla – che la palpabile crisi nelle presenze su tutte le spiagge italiane e giocoforza nei comuni costieri, dipende anche dall’incertezza normativa in cui è stato lasciato il settore per oltre 11 anni. Inoltre, va sottolineato, grazie all’estensione di 15 anni senza aste molto di noi colpiti da mareggiate, senza aver avuto ancora alcun risarcimento, hanno ridato vita ad imprese devastate”