Critici

Vertenza Bombardier, Fim Cisl: “Più ombre che luci nell’incontro al Mise”

"Ennesima mancanza di rispetto da parte del gruppo nei confronti dei lavoratori"

sciopero Bombardier

Vado Ligure. È in fase di definizione il contratto per la produzione di 14 treni per l’alta velocità per i quali lo stabilimento Bombardier di Vado Ligure potrebbe produrre le 28 carrozze di testa mentre lo scorporo del comparto ingegneria proseguirà e la produzione delle locomotive DC3 polacche non verrà trasferita a Vado Ligure eludendo gli impegni assunti a suo tempo dall’azienda nell’ambito della presentazione del piano industriale. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerso dall’incontro di ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Vice Capo di Gabinetto Giorgio Sorial e del vicepresidente di Bombardier Transportation Europa Oscar Vazquez. Nessun nome, inoltre, è stato pronunciato rispetto al partner industriale con cui Bombardier intende collaborare per la parte operation e per il quale si dovranno attendere ancora dai due ai quattro mesi.

“La situazione, pertanto, rimane incerta e preoccupante – è il commento di Christian Venzano, segretario di Fim Cisl Liguria – soprattutto in considerazione della conferma dello scorporo del comparto ingegneria che andrà ad impoverire, come più volte denunciato, la capacità produttiva del sito, dei tempi con cui si avvierà la produzione per l’alta velocità (inizio previsto aprile 2020 e prima consegna a fine 2020) nonché dell’ormai imminente conclusione delle lavorazioni attualmente affidate allo stabilimento di Vado Ligure. Si tratta dell’ennesima mancanza di rispetto da parte del Gruppo nei confronti dei lavoratori, dello stabilimento di Vado Ligure e del territorio che meritano, in considerazione dell’impegno e dei risultati conseguiti nel tempo, maggiore e migliore considerazione”.

“Per tale motivo nei prossimi giorni valuteremo insieme ai lavoratori, già a più riprese coinvolti in procedure di cassa integrazione (da circa 7 anni), le iniziative utili a scongiurare l’attivazione di ulteriori ammortizzatori sociali. Apprezzabile ma ancora assolutamente insufficiente a risolvere positivamente la vertenza il richiamo del Ministero nei confronti dell’azienda a chiarire in tempi brevissimi le reali intenzioni rispetto allo stabilimento di Vado Ligure attraverso la presentazione, in un prossimo incontro da tenersi entro la fine del mese, di un piano industriale che valorizzi il sito” conclude.

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