Lettera al direttore

Lettera

Vecchia ferrovia dismessa da 42 anni: parcheggi alla vecchia stazione di Albisola. Che cosa stiamo ancora aspettando?

di Paolo Forzano

Generica

12 maggio 1977, un’occasione storica per la città di Savona: alle 22.22 arriva l’ultimo treno da Ventimiglia diretto a Genova, ultimo treno per la “vecchia stazione” che finalmente andrà in pensione.

Dal mattino seguente i treni arriveranno a Mongrifone, stazione disegnata da dall’architetto Pier Luigi Nervi e da molti anni in attesa di entrare in funzione.

La dismissione della vecchia linea ferroviaria consente di recuperare spazi preziosi in centro città, da Varazze a Noli.

Celle è molto rapida ad abbattere il vecchio terrapieno ferroviario che la divide dalla spiaggia. In quattro e quattr’otto è fatto: una bella passeggiata sul mare.

Varazze segue realizzando lo spostamento dell’Aurelia sul tracciato ferroviario dismesso.
Noli toglie l’ingombro del terrapieno che divide la città e ricava un po’ di “ossigeno” per la vivibilità.

Savona si lascia “scippare” dai privati l’area della vecchia stazione proprio in centro città, ora in mano a Binario Blu che vorrebbe costruire “case” e “spazi commerciali” non si sa per chi, visto che la città langue paurosamente, coi giovani che fuggono, la popolazione che cala vistosamente.

La città di Savona ha fatto anche di peggio: sul tracciato ferroviario ha realizzato la palestra di via delle Trincee proprio in mezzo al tracciato, perdendo così l’occasione di realizzare una necessaria direttrice che colleghi il cuore di Villapiana, proseguendo via Falletti verso l’area del palazzo della Provincia, da una parte, ed alle funivie dall’altra.

Sarebbe stata la necessaria arteria per entrare in Savona, l’Aurelia bis efficace, che avrebbe collegato le funivie, con Villapiana, i parcheggi di via Piave, della Provincia, della vecchia stazione; ponte sul Letimbro, con collegamento al Gabbiano e con prosecuzione verso via Vittime di Brescia. Occasione unica, preziosa, sprecata.

“Albissola Marina” ha demolito il rilevato ferroviario dal Sansobbia verso il centro storico raddrizzando l’Aurelia ed eliminando la funestra “curva della morte”.

Albisola Superiore ha “dormito” più di ogni altro Comune.

Dopo innumerevoli anni ha realizzato la passeggiata dal centro di Albisola Capo fino a Capo Torre, non acquisendo una galleria che sarebbe stata la logica prosecuzione verso levante, galleria acquisita da un privato. Pertanto si è dovuto realizzare uno stretto e scomodo collegamento alla sovrastante Aurelia.

Dulcis in fundo la parte di terrapieno ferroviario attorno alla vecchia stazione sta ancora lì, dopo 42 anni il prossimo 12 maggio!

Complimenti!

Un’area strategica e fondamentale per la vita di Albisola Capo! Da 42 anni utilizzata malissimo! E’ stata asfaltata, minimo intervento possibile, ed è attualmente utilizzata in parte per parcheggio: circa 120 auto e circa 30 moto. Un po’ poco! Troppo poco per le esigenze di una cittadina strangolata dal traffico e con una grande carenza di parcheggi.

In estate è quasi impossibile parcheggiare ogni giorno. Ovvio il limite per la vivibilità della cittadina e per l’attrazione verso i locali ed i negozi del posto. Non parliamo poi in estate! Esigenze moltiplicate, eventi praticamente non ne esistono, se non di molto modesti. Ma dove si potrebbe andare a parcheggiare?

Ebbene dopo 42 anni vogliamo pensarci seriamente?

Ho fatto una bozza, tanto per iniziare un ragionamento: l’area è di circa 9600 metri quadrati. Si potrebbero realizzare due piani sotterranei di parcheggi per 500 posti auto. Parte dell’area coperta potrebbe essere destinata ai bagni marini. La superficie superiore tutta destinata a passeggiata, a giardini, ad attività di intrattenimento.

Vogliamo muoverci?

Paolo Forzano
Comitato Casello Albamare

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