Fede e storia

Varazze, una messa in ricordo del passaggio di S. Caterina da Siena

Presenti molti fedeli, molti dei quali della colonia balneare

santa Caterina Varazze

Varazze. Quando Santa Caterina da Siena, di ritorno da Avignone per convincere il Papa Gregorio XI a riportare la sede di S. Pietro a Roma, si fermò tre giorni a Varazze (allora Varagine), per rendere omaggio alla patria del Beato Jacopo, del quale aveva ascoltato i racconti riportati sulla famosa Leggenda Aurea (il libro più letto nel Medio Evo dopo la Bibbia), trovò la città agonizzante per l’epidemia della peste. Era il 3 ottobre 1376.

Impietositasi, la mantellata impetrò la S.S. Trinità di liberare dal morbo quell’antico e glorioso borgo e ottenne quanto richiesto. Prima di ripartire per Genova e quindi per Roma, la Santa chiese l’erezione di una cappella sul luogo ove oggi sorge la chiesa dedicata appunto alla S.S. Trinità, che i cittadini costruirono già nell’anno seguente.

Oggi la comunità varazzina, guidata dall’Arciconfraternita di S. Giuseppe e della S.S. Trinità, (Priore Giovanna Carattino), presente la Confraternita di S. Bartolomeo e l’Associazione Caterinati (Presidente Marina Delfino), ha ricordato questi passi di storia e di fede locali con una S. Messa celebrata da padre Giovanni Bertulé (O.P.) con il concorso di numerosi fedeli, molti dei quali della colonia balneare, accompagnata dai tradizionali canti trinitari e alla preghiera a Santa Caterina, considerata a ragione un po’ come la “padrona di casa”, tanto che la chiesa viene nominata abitualmente di Santa Caterina.

Alla fine del sacro rito un piccolo rinfresco ha suggellato la ricorrenza della S.S. Trinità.

(Testo e foto di Mario Traversi)

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.