Perplessità

Terreni comunali in vendita a Toirano, dubbi della minoranza: “Valore sottostimato e bando da rifare”

"Cercheremo di capire come si sviluppa la situazione e nel caso chiederemo spiegazioni, per tenere informati i cittadini sulla gestione dei beni pubblici"

Comune di Toirano

Toirano. Il bando, in scadenza proprio oggi martedì 11 giugno, per la vendita di alcune aree di proprietà del Comune: è questo il primo oggetto dell’interesse di Giancarlo Mattoscio e Renato Savigliano, rappresentanti della lista civica di minoranza “Non solo centro” di Toirano (al momento l’ingresso del capogruppo, Roberto Bianco, è ancora in sospeso a causa di un ricorso al Tar presentato prima della sua candidatura).

Come ricordano Mattoscio e Savigliano, si tratta di “di due cortiletti apparentemente di pertinenza delle case di fronte alla scuola elementare. Tali aree, di proprietà comunale, dovrebbero essere cedute ai proprietari frontisti mediante bando pubblico”.

La prima perplessità è che “ogni pezzo di terreno ha un solo proprietario frontista che può partecipare al bando (ovvero il proprietario della costruzione confinante). Immaginiamo quindi che ci sia stato un interessamento all’acquisto dei diretti interessati, altrimenti non avrebbe senso fare un bando, che andrebbe irrimediabilmente deserto. Si tratta di fabbricati in stato di abbandono: uno era una vecchissima pensione chiusa da oltre 30 anni, l’altro una abitazione disabitata da alcuni anni. Possiamo quindi immaginare che ci sia l’intento di recuperare i suddetti immobili, posti in buona posizione nel paese”.

Se così fosse, però, secondo i due consiglieri di minoranza sarebbe stato “più conveniente per il Comune trattare con i proprietari o con i soggetti attuatori di un intervento edilizio al fine di ottenere vantaggi per la zona, che risulta spesso congestionata negli orari di ingresso e uscita dalle scuole. Ciò avrebbe portato, ad esempio, un miglioramento della viabilità o l’allargamento della piazza o la realizzazione di nuovi parcheggi”.

“Ulteriore perplessità è data dalla tempistica: il bando è stato emesso con i primi atti subito prima le elezioni. Sembra quasi che si attendesse l’esito elettorale per procedere, quando l’alienazione era prevista da oltre un anno. In ultimo il valore attribuito ai terreni risulta stimato in quanto classificato come ‘corte urbana’ priva di indice edificatorio. L’attribuzione è probabilmente corretta allo stato attuale, ma se si rientrasse in un contesto di ristrutturazione, con eventuale aumento delle unità abitative, tali aree possono essere utilizzate per soddisfare gli standard urbanistici. Un esempio: evitare di monetizzare un solo posto auto per proprietà comporterebbe un risparmio di circa 8 mila euro l’uno, superando, solo per questo, il valore di stima. Quindi si torna al ragionamento iniziale ovvero che poteva essere più conveniente e economicamente molto più vantaggioso, per il Comune, gestire la cosa in modo diverso”.

“Cercheremo di capire come si sviluppa la situazione e, nel caso, chiederemo spiegazioni in merito, allo scopo di tenere informati i cittadini sulla gestione dei beni pubblici”, concludono i consiglieri di “Non solo centro”.

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