Savona. Sarà interrogato giovedì dal Gip del tribunale di Savona Lorenc Paraj, il 24enne di origine albanese che ieri sera è stato protagonista del movimentato episodio avvenuto nei pressi del casello autostradale di Albisola Superiore. L’uomo, pregiudicato, senza fissa dimora e irregolare sul territorio nazionale, è stato arrestato per aver violato quanto previsto dal “Testo unico sugli stupefacenti” e il decreto legislativo numero 286 del 1998 in materia di immigrazione.
Tutto è cominciato all’uscita del casello dove la polizia (un’auto della stradale, due della squadra volanti e una della mobile) aveva allestito un posto di blocco per effettuare dei normali controlli di prevenzione. In questo contesto gli agenti della polstrada hanno intimato l’alt alla Lancia Y condotta dal ragazzo albanese che, per tutta risposta non ha rallentato, ma ha cercato di eludere il controllo. A quel punto, pur di non essere fermato, non ha esitato a speronare due vetture della polizia per imboccare il viale ed allontanarsi. Una manovra che non gli è riuscita e così, trovandosi con l’auto bloccata, l’albanese è letteralmente saltato fuori dal finestrino inziando una fuga a piedi verso il centro storico di Albisola.
Lorenc Paraj si è diretto prima verso Villa Gavotti, poi in via Casarino ed infine ha scavalcato un muro finendo nel Rio Basco (in quel momento si è anche infortunato ad una caviglia). Nel frattempo i poliziotti non lo hanno mai perso di vista continuando a rincorrerlo. Proprio durante l’inseguimento, per convincerlo a fermarsi, gli agenti hanno anche esploso sei colpi di arma da fuoco in aria (in una zona aperta e quindi senza che ci fosse nessun pericolo per l’incolumità delle persone). Nel giro di pochi minuti, fortunatamente, l’albanese è stato raggiunto, fermato ed ammanettato.
Da segnalare che, per aiutare i poliziotti che si sono ritrovati con le auto speronate ed incastrate con quella del fuggitivo, una donna non ha esitato a consegnare spontaneamente la sua vettura, una Polo, agli agenti perché potessero supportare i colleghi a piedi con un veicolo. Un gesto di grande senso civico che è stato molto apprezzato.
Una volta fermato il fuggitivo, è stata controllata la sua auto dove sono stati trovati appunto 31 chili di marijuana (divisa in otto pacchi) che sono stati ovviamente sequestrati. Paraj è stato prima portato in Questura per gli accertamenti del caso e poi portato in carcere.
Durante la fuga, scavalcando un muro di circa quattro metri e cadendo a terra si è procurato una lesione al piede destro.