Protesta

Sanità, la Fp-Cgil fa scattare la mobilitazione: “Servizi ai cittadini ridotti e condizioni di lavoro gravose: serve nuovo personale”

Il 2 luglio assemblea davanti al consiglio regionale

infermieri

Liguria. Il comitato direttivo della Funzione Pubblica Fp-Cgil Liguria, riunitosi nel pomeriggio di ieri, ha deciso all’unanimità di intensificare la mobilitazione a sostegno dei lavoratori della sanità pubblica.

La decisione arriva “dopo mesi di mancate risposte alle numerose richieste del sindacato e mentre le condizioni di lavoro peggiorano giorno per giorno”. La categoria del pubblico impiego ha, così, deciso di indire un’assemblea pubblica per la mattina del 2 luglio prossimo presso il consiglio regionale, in via Fieschi.

“Da più di una anno chiediamo che la Regione autorizzi le aziende ad assumere personale. Di fronte ad una aumento di più di tre milioni di trasferimenti nazionali per la sanità ligure, l’assessorato ed Alisa non hanno mai previsto di rimpinguare adeguatamente gli organici nella sanità pubblica, riducendo il servizio ai cittadini e rendendo gravosissime le condizioni di lavoro. Non vorremmo che la strategia fosse stata sin dall’inizio quella di rendere poco efficiente il servizio pubblico proprio per giustificare le privatizzazioni selvagge” afferma Fulvia Veirana della Fp Cgil ligure.

Rincara la dose il segretario genovese della categoria sindacale, Maurizio Gualdi: “Sul tavolo ci sono molti problemi che solleviamo da tempo, mai risolti: la carenza diffusa di organico medico, professionista sanitario e non, la mancata stabilizzazione dei lavoratori, a partire da quelli impegnati nel servizio regionale 112, l’assenza di garanzie contrattate per i lavoratori coinvolti nelle privatizzazioni degli ospedali. In ultimo, ma non per importanza, la continua erosione della medicina territoriale su cui non ci sono investimenti: sempre meno presa in carico ambulatoriale, meno prestazioni, consultori e prevenzione al collasso. Colpisce anche come, in una fase dove l’impegno contro le morti bianche dovrebbe essere massimo, non ci sia stato nessun segnale di rafforzamento degli Psal, che sono ridotti al lumicino.”

“Avevamo approcciato al confronto con l’assessore con impegno e disponibilità, dobbiamo riscontrare come non ci sia mai stata la volontà di recepire le richieste sindacali. Nella giornata dell’assemblea, chiederemo un incontro con i capigruppo regionali per sensibilizzare tutto il consiglio sulle condizioni in cui versa la sanità ligure” concludono i sindacalisti.

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