Lettera al direttore

Analisi

Outdoor e incidenti

di Ivano Rozzi

outdoor val maremola

Gli operatori della costa che guadagnano sul settore, che mandano i turisti nell’entroterra se ne facciano anche carico, non che una volta fuori dalla porta di casa la loro sicurezza viene accollata – gratis – a chi fa volontariato e per gli aspetti sanitari con costi a carico delle comunità locali.

E’ quindi necessario dotare le biciclette di un dispositivo Gps e per i turisti “fai da te” l’obbligo di un bracciale Gps e dell’assicurazione sulla rifusione spese di recupero e cura. Questo perchè non è più possibile sostenere l’impegno di strutture e volontari a servizio di un divertimento che giornalmente genera incidenti sulle nostre montagne e dove chi le frequenta non è registrato in nessun posto. Se l’incidente fosse più grave , il malcapitato si troverebbe ad attendere ore , quando addirittura giorni per l’intervento di ritrovamento. Spesso dalle rappresentanze interessate dei biker vengono fatte analogie a sproposito , citando ad esempio i cacciatori. Il Cacciatore di selezione, quello che in questi giorni (giornate fisse) si può trovare ad esempio sulle nostre alture , comunica preventivamente all’uscita via sms la zona di territorio su cui eserciterà la caccia, le F.O. hanno evidenza che egli è in quel giorno in quella zona, l’Ambito è immediatamente reperibile per informazioni o segnalazioni o altre azioni necessarie. obbligatoriamente ha dotazioni di abiti ad alta visibilità , oltre ai doverosi permessi ha l’obbligo di apposita polizza assicurazione per rischi verso terzi e a se stesso, con condizioni inerenti spese di recupero, degenza ecc..

Pertanto è necessario che le Strutture ( Hotels, B&B, Associazioni dedicate ecc..) si dotino di apposito registro informatico ,eventualmente tenuto dal Comune o da Struttura convenzionata , su cui inserire obbligatoriamente prima di ogni uscita il Nome e Cognome del Biker e Camminatore e numero di telefono. Sarà così possibile al segnale di emergenza identificare immediatamente il luogo in cui è presente e il tragitto più breve per il recupero, oltre a poter contattare altri soggetti eventualmente nelle prossimità. Penso non sia più possibile continuare a fregiarsi di risultati su presenze ecc.. senza che si metta a regime un vero sistema di gestione del fenomeno. Troppi che girano nel settore lo fanno soltanto perchè ci si può improvvisare, basta una maglietta scritta , due adesivi e via su per le montagne a portar gente a farsi male. Il territorio , chi lavora , chi volontariamente offre tempo e denaro , nonostante il difficile momento economico e turistico in netta flessione, merita comunque di essere rispettato e di vedere che il proprio impegno non è soltanto rivolto nell’interesse di chi su questo specula.

Ivano Rozzi

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.