Italiano scritto

Maturità 2019, è il giorno della prima prova: tra le tracce Ungaretti, Sciascia e Gino Bartali

Tracce su Dalla Chiesa "martire dello Stato" e su "Eredità" di Corrado Stajano

Maturità terza prova
Foto d'archivio

Liguria. Il temuto giorno, come ogni anno, è arrivato. Questa mattina inizia l’esame di Maturità per i ragazzi di quinta superiore: un anno speciale sia perchè coinvolge la “leva” del 2000 sia per alcuni cambiamenti nella struttura dell’esame, sia per gli scritti che per l’orale.

Questa mattina è quella della temuta “prima prova”, italiano scritto: quello che una volta era per definizione “il tema” e che da quest’anno, con la “nuova” maturità, si articola su sette tracce di tre tipologie diverse: analisi del testo (2 tracce), tema di attualità (2 tracce) o testo argomentativo (3 tracce). Alle 8.30, con l’apertura delle buste, sono iniziate a trapelare le prime indiscrezioni sulle tracce scelte dal ministero.

Per quanto riguarda l’analisi del testo, i titoli proposti ai ragazzi vertono su un componimento di Giuseppe Ungaretti, “Il porto sepolto”, e sul libro “Il giorno della civetta” di Leonardo Sciascia.

Per quanto riguarda le tracce di attualità, una è incentrata su Carlo Alberto Dalla Chiesa “martire dello Stato” e un’altra su Gino Bartali, il campione di ciclismo nominato “Giusto tra le nazioni” per quanto fatto durante il fascismo per salvare gli ebrei.

Secondo le indiscrezioni, infine, le tracce riguardanti la produzione di un “testo argomentativo” puntano su brani di Tomaso Montanari (sull’uso del futuro), Philip Fernbach (su illusione e conoscenza) e Corrado Stajano (“Eredità del Novecento”).

La maturità 2019, dicevamo, presenta diversi cambiamenti rispetto a quella degli anni scorsi. Per la prima prova, come detto, cambia la struttura delle tracce: niente più saggi o articoli di giornale, ma sette tracce divise per tre tipologie. Novità anche per la seconda prova, che diventa multidisciplinare, mentre “sparisce” la terza prova. La novità più grande, infine, è all’orale: da quest’anno non è più incentrato sulla “tesina” bensì su una sola parola, contenuta in una busta aperta al momento dell’inizio dell’orale e diversa per ogni candidato: il ragazzo da quella parola dovrà partire con la propria esposizione e collegare più materie possibili all’argomento assegnato.

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