Alassio. La notizia circolava tra le aule di Palazzo di Giustizia da qualche giorno, ma la conferma la consigliere comunale Paola Cassarino l’ha avuta soltanto da poche ore. Il 4 giugno scorso il giudice Fiorenza Giorgi ha messo la parola fine alla vicenda che ha coinvolto l’esponente della maggioranza alassina a seguito dell’inchiesta sui rifiuti dell’autunno scorso, un terremoto giudiziario che aveva portato all’arresto di Pier Paolo Pizzimbone.
Nell’inchiesta su ambiente e rifiuti resta ancora indagato per tentato abuso d’ufficio Rocco Invernizzi, l’ex assessore comunale all’ambiente di Alassio che si era dimesso quando è venuto a conoscenza dell’indagine della Procura savonese. Rocca Invernizzi è stato indagato anche per tentata induzione proprio per la presunta richiesta della Casarino di assumere la figlia.
“Sentita la consigliera e a seguito della presentazione della memoria – spiega l’avvocato Sciacchitano, che ha raccolto dal legale Emanuela Preve le redini della difesa della Cassarino – il procuratore della Repubblica, persuaso del fatto che la consigliera non era perseguibile per il reato di tentata concussione induttiva, ha stralciato la posizione e chiesto l’archiviazione”.
Il 4 giugno, dunque, il giudice Giorgi ha disposto l’archiviazione.
“Si conclude una vicenda per me molto penosa – confessa Paola Cassarino, visibilmente sollevata dal lieto fine – ora riesco finalmente a guardare ai prossimi impegni amministrativi, la programmazione che abbiamo davanti con maggior serenità”.
“Siamo felici di apprendere questa notizia – il commento dell’amministrazione comunale – e ci congratuliamo con l’amica Paola, prima che collega, per la conclusione della vicenda spiacevole nel quale è stata coinvolta”.