Botta e risposta

Ballottaggio di Albenga, Distilo con Tomatis: “Il centrodestra ci critica? E’ come la favola della volpe e l’uva”

Il M5S "non dà indicazioni di voto, sono cose da vecchia politica che non ci appartengono"

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Albenga. “La volpe quando non arriva all’uva dice che è acerba”. Inizia citando la celebre favola di Esopo la nota con cui Diego Distilo, ex candidato sindaco di Albenga, attacca violentemente il centro-destra di Gerolamo Calleri, “reo” di aver criticato la sua scelta di essersi schierato a favore di Riccardo Tomatis in vista del ballottaggio di domenica prossima.

“E’ da gennaio che ‘il fenomeno’ e compagni mi deridono, criticano, insultano sentendosi ‘leoni da tastiera’ – dice Distilo – E quando mi incontrano per strada improvvisamente diventano ‘conigli da corsa’ e abbassano lo sguardo per dileguarsi velocemente. Mi hanno dato del mafioso, mi hanno detto che sono un terrone mi hanno urlato di tutto e ora pensavano di controllarmi solo perché il mio cuore batte a destra, di tenermi il più tempo possibile col fiato sospeso così da portarci a non decidere niente. Si sbagliavano: io e mie ragazzi vogliamo dire la nostra”.

“Speravano di andare dai miei candidati per convincerli uno per uno (come hanno provato a fare) a staccarsi dal gruppo, invece venerdì sera abbiamo deciso tutti insieme. E’ andata male: tutti e noi 33 candidati siamo più che uniti. Oggi più che mai si permettono di giudicare, criticare, insultare. Ma loro sono fatti così”.

“I candidati del centro destra hanno fatto una riunione in cui hanno insultato me e la mia squadra, in cui hanno detto di non volerci coinvolgere nel percorso amministrativo ed ora hanno il coraggio di parlare. Non ho ricevuto neanche na telefonata da Calleri. Ma lo capisco, noi siamo troppo ‘miseri’ per lui è compagni. Pazienza, è andata così. Albenga domenica prossima deciderà la persona giusta, una persona moderata che non giudica e che vuole il bene della città. Se così non sarà gli albenganesi dovranno pregare molto. Noi la nostra vittoria più grande l’abbiamo avuto il 26 maggio superando il 10 per cento, tutto il resto è noia ed ora in bocca al lupo Albenga. Ricordando sempre e solo una cosa: noi siamo una fetta enorme del centro destra”.

E un’altra buona dose di voti, poco più del 5 per cento, è la “dote” della lista targata M5S che appoggiava il candidato Fausto Icardo. Il quale, però, in questa fase ha deciso di non schierarsi in nessun modo, nemmeno con una “indicazione di voto”. In una nota, i pentastellati ribadiscono che “il M5S non dà indicazioni di voto, sono cose da vecchia politica che non ci appartengono” e tuttavia notano che “+ incredibile ma non troppo come tutti continuino a rincorrerci”.

“Ci fa comunque piacere che la bontà delle nostre proposte ci venga, seppur tardivamente, riconosciuta da Tomatis. Tuttavia crediamo sia solo l’ennesimo tentativo di ingannare l’elettorato.
Centrodestra e centrosinista sono ugualmente responsabili del tracollo della sanità ligure e quindi della situazione del nostro ospedale, ormai privatizzato. Calleri si propone come il cambiamento e poi mente ai cittadini sparandole grosse dicendo che la polizia locale di Albenga sarà dotata di Taser quando dovrebbe sapere che la norma prevede la possibilità solo per i comuni sopra i 100 mila abitanti”.

Ed infine Distilo “che ha ingannato gli elettori dicendo che era come noi e poi appoggia uno degli schieramenti responsabili dell’attuale situazione ingauna, smentendo quanto aveva dichiarato due settimane fa. Mala tempora currunt. Speriamo passino in fretta e con pochi danni i prossimi 5 anni”.

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