Pericolo

“Ami e lenze perse o abbandonate in spiaggia letali per volatili e animali”: appello dell’Enpa

I volontari hanno recuperato un colombo e un gabbiano legati insieme alla Rocca di Legino: il primo era già morto, l'altro è in cura nella sede dell'associazione

gabbiano ferito

Savona. “Ami e lenze perdute o abbandonate dai pescatori continuano a fare danni”. A dirlo è l’Enpa di Savona i cui volontari, ieri, hanno recuperato alla Rocca di Legino a Savona un gabbiano ed un colombo impigliati assieme ad una lenza da pesca.

“Probabilmente uno dei due era rimasto agganciato all’amo e poi, quando il gabbiano ha attaccato il colombo per cibarsene, nella lotta sono rimasti legati. Il piccione era già morto ed il gabbiano, seriamente ferito, ora è in cura presso la sede Enpa di via Cavour 48 r” spiegano dall’associazione animalista.

La Protezione Animali lancia quindi un appello a chi frequenta le spiagge, innanzittutto a prestare attenzione alla propria incolumità per la presenza di ami e lenze tra la sabbia e poi, con le dovute cautele, a raccoglierli e smaltirli.

“Tra i tanti oggetti di plastica scaricati in mare, una percentuale non trascurabile è costituita da attrezzi da pesca, come reti, lenze, esche artificiali e palangari. Enpa, che fu la prima associazione in provincia a promuovere una manifestazione contro la plastica in mare, con il porto di Loano e l’Università di Siena, l’11 Maggio 2017, auspica che si intensifichi il recupero delle reti perdute o abbandonate dai pescherecci, che prima di frazionarsi continuano a pescare per secoli; e si decreti al più presto la sostituzione degli attrezzi di pesca, sia professionale che sportiva, con materiali biodegradabili e fibre naturali” concludono i volontari della Protezione Animali savonese.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.