Sensibilizzazione

A Carcare l’unica tappa ligure con il cinema all’aperto promosso dall’associazione “Libera contro le mafie”

L'8 luglio proiezione di un film di promozione sociale che chiude un percorso attivato con il Calasanzio

libera mafie

Carcare. Sarà in Val Bormida, o meglio a Carcare, l’unica tappa ligure del cine-furgone di Libero Cinema in Libera Terra. Durante il mese di luglio la carovana di promozione sociale contro le mafie percorrerà le strade della penisola per promuovere, attraverso la cultura, l’allargamento degli spazi democratici, la difesa dei diritti universali e i valori di accoglienza e di solidarietà.

Focus del Festival il tema dei migranti nella convinzione che le politiche di chiusura sono disumane e non servono a contrastare il traffico di esseri umani, in mano alle mafie, ma mettono a rischio i principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali.

Il Festival è organizzato in collaborazione con le realtà dei territori: per quanto riguarda Carcare, oltre al Comune, è coinvolto nell’iniziativa anche il Liceo Calasanzio, dove a maggio c’è stato un momento di incontro con gli studenti che hanno partecipato a Schermi in Classe – l’Etica Libera la Bellezza, un progetto di Cinemovel e Libera, sostenuto da Miur e Mibac nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la scuola.

“Siamo veramente lieti di ospitare questo evento, che si terrà lunedì 8 luglio, dalle ore 20, nel foro boario – commenta Enrica Bertone, assessore all’associazionismo – grazie al contatto fornito dall’insegnante del Calasanzio nonché consigliere comunale, Stefania Resio, abbiamo subito accolto la proposta di Cinemovel per organizzare una serata all’aperto di riflessione, cultura, informazione e, soprattutto, per sensibilizzare su temi sempre delicati e all’ordine di ogni giorno come la mafia, l’immigrazione e lo sfruttamento di esseri umani. Alle 21.15 verrà proiettato “Libero”, di Marc Toesca, un reportage di denuncia sulla politica di respingimenti al confine tra Italia e Francia. Mi auguro che sia un appuntamento partecipato, soprattutto dai giovani, che rappresentano il nostro faro di speranza per un futuro migliore”.

“A sostenerci in questa straordinaria avventura, che va avanti da quattordici anni, le parole di Ettore Scola – spiegano gli organizzatori di Cinemovel – “I più grandi nemici della mafia sono la cultura e la conoscenza. Il suo miglior amico è l’ignoranza. Proprio quella che vediamo diffondersi anche nel nostro paese come una nuova ideologia e per combatterla anche il cinema può fare la sua parte; l’immagine è l’intuizione più democratica dell’uomo, è per tutti”. E quelle di Luigi Ciotti: “Le mafie a volte temono molto di più un buon film, di una solo annunciata normativa repressiva. Lo straordinario merito del linguaggio del cinema è quello di impregnare la nostra cultura tanto di denuncia quanto di educazione all’impegno civile”.

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