La crescente sensibilità nei confronti dell’ambiente che ci circonda – attraverso, per esempio, l’eliminazione della plastica – è un tema che si pone con forza al centro del dibattito politico globale. Dai provvedimenti presi in seno al Parlamento europeo sino al curioso caso della “baby” attivista svedese Greta Thunberg, la società moderna si sta dimostrando sempre più sensibile alle tematiche ambientaliste. E la provincia di Savona, in questo senso, non fa eccezione.
Sono tanti, infatti, i provvedimenti “eco-friendly” posti in essere in molte realtà istituzionali e non del nostro territorio. E se è vero che l’educazione e il rispetto vanno insegnati sin da bambini, diverse scuole savonesi hanno preso alla lettera questa filosofia di vita e hanno tradotto in fatti concreti quelli che, solitamente, restano solo dei buoni propositi. Dal 28 gennaio di quest’anno, a seguito di un accordo tra l’amministrazione comunale e la Camst, nelle mense delle scuole paritarie di Savona vengono utilizzate unicamente le posate in acciaio inox.
Un provvedimento, quest’ultimo, che di fatto anticipa le linee guida tracciate dal Parlamento europeo il 28 marzo scorso. L’organo comunitario – attraverso una direttiva – ha stabilito che dal 2021 l’Unione dovrà dire addio alla plastica monouso. “Non basta insegnare la lotta allo spreco alimentare. Occorre nei fatti dimostrare ai nostri alunni come si lotta contro lo spreco, anche attraverso i piccoli gesti quotidiani. Per limitare l’utilizzo e la dispersione della plastica nell’ambiente, aiutiamo il nostro pianeta a combattere l’inquinamento” aveva precisato l’assessore savonese Ileana Romagnoli.
E se l’esempio concreto è il modus operandi corretto, il Comune di Savona – sempre con riferimento alle mense scolastiche – ha fatto un altro passo in avanti verso una sempre maggiore ecosotenibilità. L’ultimo appalto relativo alla ristorazione scolastica, infatti, strizza l’occhio all’ambiente: dal trasporto pasti effettuato mediante mezzi di categoria almeno euro 4 sino agli imballaggi, con una particolare predilezione per quelli riciclabili, tutto sembra andare nella direzione auspicata dalla direttiva europea. Da circa un anno e mezzo, inoltre, tutti gli alunni delle scuole primarie di Savona (sono circa due mila) hanno in dotazione anche una borsina rossa – la così detta doggy bag – grazie alla quale i bambini possono portarsi a casa il cibo non consumato a scuola, come la frutta e il pane: un altro segnale concreto nell’educazione contro gli sprechi.
Sempre nel solco tracciato dall’UE, nelle scorse settimane anche il Comune di Calice Ligure ha compiuto un deciso passo in chiave ecologica, dicendo definitivamente addio alle posate di plastica nella mensa scolastica. A seguito di accordi tra l’amministrazione comunale e l’azienda responsabile del servizio mensa scolastico, i piatti le posate ed i bicchieri oltre alla brocca per l’acqua utilizzati saranno in materiali lavabili e permetteranno di eliminare la plastica monouso dalla mensa.
Insomma, l’insegnamento al rispetto dell’ambiente – come cultura civica e scolastica del quotidiano – sembra davvero essere l’unica arma efficace per combattere l’inquinamento ambientale.
“Penne al pesto” è il magazine di IVG.it che ogni mercoledì affronta la discussa tematica delle mense scolastiche (savonesi). Raccoglieremo i consigli di professionisti con competenze nel settore della nutrizione ma anche testimonianze di chi, a vario titolo, vive quotidianamente il mondo delle mense scolastiche, offrendo di volta in volta spunti e punti di vista su temi sempre diversi. Infine, in piena sintonia con lo spirito che da sempre contraddistingue il “Vostro” giornale, sarà dato risalto anche alle esperienze dei lettori/genitori: potete scriverci a pennealpesto@ivg.it.