Varazze. Reazioni e forti critiche contro il sindaco Alessandro Bozzano sul caso Sat, che ha fatto infuriare il primo cittadino alassino Marco Melgrati.
I consiglieri comunale Davide Petrini e Paolo Busso vanno all’attacco: “In merito alla vicenda delle quote Sat prima opzionate dal sindaco Bozzano e poi rimesse in gioco e quindi acquisite da Alassio, siamo fortemente preoccupati delle parole del sindaco Melgrati. Se la nostra osservazione riguardava l’aspetto politico di una scelta strategica svolta a cinque giorni dal voto, oggi il primo cittadino alassino getta ombre pesanti sia sulla legittimità politica di quell’atto sia a fatto che il sindaco di Varazze abbia utilizzato la sua carica per un dispetto istituzionale”.
“Se queste accuse fossero vere e confermate risulterebbe dapprima la scarsa attenzione per la cosa pubblica e sotto il profilo politico-partitico la lotta fratricida nel centrodestra che coinvolge i due sindaci. Oggi più che mai è doveroso che la comunità del centrosinistra provinciale chieda chiarezza su questa vicenda che coinvolge un’azienda partecipata e getta discredito su tutti i bravi amministratori che intendono il loro servizio a favore delle comunità” concludono i due consiglieri varazzini, in corsa per le comunali.
Anche il M5S varazzino non le manda certo a dire e afferma: “Questa tornata elettorale deve aver letteralmente mandato in confusione il sindaco uscente Bozzano. Lo dimostrano gli indecorosi ‘balletti’ del primo cittadino di Varazze sulla vicenda Sat e sulla demolizione degli ex cantieri Baglietto”.
“Nel primo caso, a pochi giorni dal voto, – prosegue il M5S – prima annuncia a nome della giunta, ma senza alcun atto di giunta, la volontà di esercitare la prelazione per l’acquisizione delle quote Sat salvo poi fare marcia indietro rinunciando a quel diritto. Copione che si ripete identico per la demolizione degli ex cantieri Baglietto: dopo che noi del M5S abbiamo fatto notare che non c’erano tutti i permessi per iniziare i lavori ci ha prima attaccati, accusandoci di voler affossare le opere per Varazze salvo poi ammettere che, effettivamente, mancava un permesso idraulico”.
“Entrambi i comportamenti evidenziano ciò che ripetiamo da anni: la completa inaffidabilità di Bozzano e di questa giunta. Ai cittadini, domenica, l’ardua sentenza” conclude il M5S varazzino.
Carlo Giacobbe, ex sindaco Pd di Vado Ligure e candidato nella lista di Bozzano, prende le difese del suo capolista: “La posizione del Comune di Varazze sull’acquisto di azioni di Sat da parte di Alassio è stata corretta e opportuna – dice – La differenza tra Bozzano e Melgrati è che Alessandro ha posto una riserva sull’ingresso di un nuovo Comune e l’assunzione di un nuovo servizio nell’interesse della società partecipata. Sat è una compagine efficiente e sana, è importante che le nuove acquisizioni confermino questi equilibri. Invece Melgrati fa campagna elettorale ostile in un Comune diverso dal suo, sostenendo incondizionatamente la parte che ha sempre contrastato Sat e il suo ruolo. Quindi era assolutamente legittimo un chiarimento e l’ unico modo era quello di esercitare il diritto di prelazione. A parole il chiarimento c’è stato, poi la strumentalizzazione ha avuto il sopravvento. Fa piacere sapere che Marco abbia tempo per trascurare il suo Comune per intromettersi in un comune non suo, ma fa ancora più piacere che, dopo aver cercato un candidato sindaco fuori da Varazze, i fautori del Patto per Varazze si appoggino a paladini dell’estremo ponente. E, pur di trovare un pretesto di polemica si attacchino a Sat , che hanno sempre visto come il fumo negli occhi.