Nomina

Tavolo della Legalità, Paolo Ardenti nominato rappresentante di Regione Liguria: “Eliminare le mafie”

"Grazie alla ferma politica del ministro dell'interno Matteo Salvini e al prezioso impegno delle forze dell'ordine i reati in Liguria sono calati dell'11,7 per cento"

Paolo Ardenti Sonia Viale Matteo Salvini

Regione. “Sulla criminalità organizzata serve massima attenzione. Non si può negare la presenza delle mafie in Liguria. Dobbiamo lavorare tutti insieme per sconfiggerle e mi impegnerò, a fianco dell’assessore alla sicurezza Sonia Viale e degli altri colleghi di maggioranza e minoranza, per arginare e quindi eliminare definitivamente questo inquietante fenomeno dal nostro territorio”. Lo ha dichiarato il vice capogruppo leghista Paolo Ardenti, che martedì scorso è stato nominato dal consiglio regionale come nuovo rappresentante di Regione Liguria al Tavolo della Legalità.

“Giovedì – ha aggiunto Ardenti – ricorre l’anniversario della strage di Capaci e a Genova è in programma la prima riunione del Tavolo della legalità alla quale parteciperò con entusiasmo e spirito costruttivo insieme ai rappresentanti delle varie istituzioni, associazioni, categorie liguri. Tra le altre cose, nella lotta alle mafie e al degrado urbano occorre anche dare importanti segnali sotto il profilo della fermezza e dell’educazione, in particolare dei nostri giovani”.

“Martedì in consiglio regionale abbiamo votato la modifica al regolamento con la quale è stata istituita, a partire dalla prossima legislatura, la commissione permanente d’inchiesta Antimafia in Liguria. Inoltre, ricordo che grazie alla ferma politica del ministro dell’interno Matteo Salvini e al prezioso impegno delle forze dell’ordine i reati in Liguria sono calati dell’11,7 per cento. In controtendenza solo la provincia di Imperia per cui il ministro ha già chiesto la collaborazione da parte delle amministrazioni locali e previsto un monitoraggio della situazione per poi agire di conseguenza”.

“Si tratta di passi in avanti. Tuttavia, c’è ancora da fare e noi non abbassiamo la guardia”, conclude Paolo Ardenti.

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