Regione. “Subito dopo l’approvazione della PdL voluta dalla Lega per modificare la legge regionale sul turismo (15/2008), concernente gli incentivi regionali pubblici alle piccole e medie imprese per la qualificazione e lo sviluppo dell’offerta turistica, in Aula chiesi, e a più riprese, quante strutture ricettive in Liguria avevano ricevuto fondi statali per avere aderito al sistema Siproimi (già Sprar)”.
Lo ha affermato il consigliere regionale del Movimento 5 Selle Fabio Tosi, che ha proseguito: “Dalla risposta scritta ricevuta dall’assessorato al turismo della Giunta Toti emerge che, come peraltro immaginavo, né la Lega proponente né l’assessore competente Berrino conoscevano e conoscono quante strutture hanno beneficiato dei citati fondi. Stando così le cose, spiace costatare che chi governa la nostra Regione non conosce a fondo il territorio”.
“Non solo: per distogliere l’attenzione dalle proprie mancanze, si nascondono dietro una frase (riportata nella risposta scritta) che ritengo rasenti il ridicolo: in soldoni, Berrino ci informa che la domanda da noi posta non rientra nelle competenze della Regione. E sì che è quella stessa Regione, su iniziativa della sua maggioranza, ad aver voluto la modifica che colpisce quelle strutture di cui ho chiesto conto”.
“Morale: sono sempre più convinto di aver fatto bene a votare contro la PdL voluta dalla Lega, che ritengo di mera propaganda elettorale per colpire pochissimi imprenditori. Come se approvare o negare gli incentivi alle strutture fosse più una questione ideologica che di difesa del turismo della nostra Regione”.
“Ma insomma: toglieranno gli incentivi a quali strutture, se non hanno la più pallida idea di chi abbia in passato usufruito dei fondi statali? Con quali criteri applicheranno la loro legge?”, conclude Tosi, che poi aggiunge: “Un pasticcio dall’inizio a quella che ci auguriamo possa essere la fine della legge targata Lega: come Gruppo 5 Stelle siamo infatti fermamente convinti che la Corte Costituzionale la impugnerà”, ha concluso Tosi.