Loano. Morte cerebrale per Agostino Bramanti, il ciclista classe 1969 ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dopo essere stato trovato a terra in stato di incoscienza a Loano, in via Leoncavallo.
Purtroppo per il 50enne, dall’esame dell’encefalogramma, non sono arrivati segnali di attività cerebrale e passate le sei ore, come stabilito in questi casi dalla procedura, il paziente è stato dichiarato clinicamente deceduto.
Agostino Bramanti era stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico ed è stato in coma irreversibile per alcuni giorni dopo l’incidente. Purtroppo nessuna reazione da parte del paziente, fino al decesso di oggi. Gli ultimi accertamenti clinici non avevano dato molte speranze, la situazione era già molto compromessa.
L’uomo aveva riportato un forte trauma cranico a seguito della caduta con la bici, con una grave emorragia cerebrale, oltre ad un trauma facciale: era stato soccorso dai volontari della Croce Rossa di Loano e dagli operatori di Savona Soccorso e portato d’urgenza, in codice rosso, presso il nosocomio pietrese, subito sottoposto ad una lunga e difficile operazione alla testa.
Resta ancora da chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto, con il 50enne trovato a terra, privo di sensi, lungo la via loanese: l’ipotesi più probabile è quella di un malore improvviso all’origine del violento impatto sull’asfalto. Viene escluso l’incidente stradale o lo scontro con qualche altro mezzo che possa aver provocato la fatale caduta a terra.
Agostino Bramanti lascia la mamma e due figli: sgomento, dolore e commozione da parte di parenti e amici del 50enne residente a Borghetto Santo Spirito, che avevano sperato fino all’ultimo in una evoluzione positiva del quadro clinico.