Nuove frontiere

Lezione “fuori dal comune” a Pietra: la robotica educativa entra nella scuola media “Martini”

Gli studenti hanno sperimentato i principi della conducibilità elettrica

Lezioni robotica educativa scuola media "Martini" Pietra Ligure

Il mese di maggio ha visto, per la prima volta a Pietra Ligure e presso la Scuola Media “Martini”, la robotica educativa e sensoriale protagonista in aula. Grazie infatti alla recente convenzione stipulata dall’istituto comprensivo, diretto da Monica Buscaglia, con la Fondazione Franchi, la classe III B – selezionata a campione ed accompagnata dalla professoressa Clelia Castellazzi, che ha creduto, insieme alla dirigente scolastica, nella valenza educativa di tale attività, ha potuto sperimentare una lezione fuori dal comune, tenuta dal coordinatore didattico per la Liguria dell’Istituto Formazione Franchi, Andrea Cartotto, che è anche docente ed esperto di nuove tecnologie per la didattica.

Gli studenti hanno coniugato scienze e tecnologia preparandosi a questa particolare lezione, con l’aiuto della professoressa Castellazzi, studiando nei giorni precedenti i principi della conducibilità elettrica per poi sperimentarli dal vivo utilizzando un apposito circuito – illustrato, introdotto in aula e fatto utilizzare ai ragazzi da Cartotto – ideato presso il prestigioso Massachussets Institute of Technology di Boston.

Un casco di banale ed una mela, opportunamente collegati al corpo umano, al circuito stesso e ad un notebook, sono così divenuti elementi di una tastiera per riprodurre le note o tasti di un controller in grado di far superare al personaggio di un noto videogioco alcuni ostacoli, allenando così abilità oculo-manuali e di coordinazione. Sorpresa e curiosità hanno accompagnato i ragazzi, attenti e partecipi, dimostrando come la tecnologia possa risultare davvero motivante ed inclusiva.

L’attività ha previsto anche un interessante lavoro di “restituzione” di quanto appreso, da parte degli alunni, alcuni giorni dopo: è stato richiesto loro, infatti, di produrre una relazione circa la particolare lezione a cui hanno preso parte, svolta con impegno e dovizia di particolari.
Una bella occasione colta, insomma – come espresso dai professori Cartotto e Castellazzi – per apprendere con il sorriso e innovare.

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