In trasferta

Indagini su una presunta truffa: arresto dei finanzieri savonesi a Ponte Chiasso

In manette è finito un uomo che si è presentato ad un appuntamento in un bar per ritirare una somma di denaro che doveva servire per "sbloccare" una fantomatica eredità in dogana

Savona. Ieri i finanzieri di Savona hanno portato a termine un’operazione a Ponte Chiasso, quartiere di Como, dove hanno arrestato un 48enne della Liberia con l’accusa di truffa (tentata e consumata). Si tratta di Kaba Mohamed, cittadino liberiano con passaporto spagnolo (con la dicitura “rifugiato politico”) accusato di aver truffato per 63 mila euro un pensionato italiano e di aver tentato di estorcergli altri 25 mila euro. Anche se le manette sono scattate fuori dai confini della Liguria, l’indagine è partita da Varazze.

Vittima del raggiro è un sessantottenne varazzino che sarebbe stato convinto da una donna, che l’aveva contattato via social, a versare un’ingente somma di denaro per “sbloccare” una fantomatica eredità (composta da contanti e biglie d’oro) che era bloccata in dogana a Como. La donna, una fantomatica cittadina marocchina residente nel Mali, per poter avviare le istruttorie e tutti i relativi incombenti di natura legale necessari per entrare in possesso della cospicua somma, aveva richiesto ed ottenuto a più riprese circa 63 mila euro dalla vittima. Quest’ultima, per far fronte alle periodiche esigenze rappresentate dalla “ereditiera”, aveva assicurato le somme richieste attraverso bonifici internazionali o Money Transfer, traendo le risorse anche dalla propria liquidazione ottenuta al termine del rapporto di lavoro.

I dubbi del pensionato sono sorti quando, a seguito delle sue insistenti richieste di veder bonificata la parte di eredità promessa, la consegna (parte della quale veniva proposta in lingotti d’oro) è stata rinviata ad un successivo ed ultimo incontro (questa volta reale). Non più certo di vedere quanto gli era stato promesso, il malcapitato si è rivolto alle Fiamme Gialle savonesi, che già da qualche tempo stavano monitorando i suoi movimenti di denaro, per denunciare la situazione e chiedere informazioni sul comportamento da tenere nei confronti dei truffatori.

I militari, in accordo con l’autorità giudiziaria savonese (che nel frattempo ha accolto la querela della vittima) hanno invitato la vittima a non fare più consegne di denaro. In contemporanea i finanzieri hanno preso a monitorare il luogo dell’incontro a Varazze.

Sul posto si è presentato distinto uomo di mezza età di origine africana, che ha affermato di avere necessità di recarsi al confine italo-svizzero (Ponte Chiasso) in quanto la valigetta contenente l’oro ed il denaro dell’eredità risultava essere stata bloccata in dogana.

Giunti a Ponte Chiasso, il distinto “uomo d’affari” ha accompagnato la vittima in un bar in prossimità del confine di stato e gli ha comunicato che per rientrare in possesso del contenuto della valigetta aveva bisogno di altri 25 mila euro e che solo la consegna del denaro richiesto avrebbe potuto consentire lo svincolo dell’eredità trattenuta in dogana.

All’accenno dell’ennesimo pagamento, i militari sono intervenuti arrestando Kaba Mohamed che, su disposizione dell’autorità giudiziaria comasca in contatto con quella savonese, è stato condotto nel carcere “Bassone” di Como.

Durante l’udienza di convalida, validamente sostenuta dalla ricostruzione dei flussi finanziari eseguita dai militari, il giudice ha ordinato la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica di Savona, ha convalidato l’arresto e ha disposto la custodia cautelare in carcere dell’imputato.

Assicurato il truffatore alla giustizia, l’attività delle Fiamme Gialle non risulta affatto conclusa. I militari hanno in corso articolati accertamenti sulle generalità dell’arrestato al fine di verificare ulteriori analoghe frodi, anche sulla scorta delle iniziative poste in essere in occasione della 4^ edizione della “Giornata nazionale contro le truffe agli anziani.

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