Interviste

In Biblioteca a Pietra Ligure cultura e socialità: “Il sogno in cantiere”

L'associazione Pietra Filosofale rilancia il Festival della fiaba per la località pietrese

Pietra Ligure. L’associazione Pietra Filosofale, in sinergia con la Biblioteca di Pietra Ligure, ha varato dal mese di gennaio al mese di Maggio”, nei locali della Biblioteca pietrese, incontri culturali, dando vita a “Il sogno in cantiere”.

Ecco l’intervista alla direttrice della Biblioteca Rita Di Somma.

L’anno 2019 ha portato un “buon vento” in ambito culturale e Lei, in qualità di responsabile, come valuta questi incontri culturali nello spazio da lei gestito?

“Innanzitutto come persona e poi come responsabile della Biblioteca pietrese ho accolto con grandissimo piacere le proposte dell’Associazione in quanto ritengo necessario, anzi fondamentale, portare nello spazio della Biblioteca il tempo della cultura: le numerose conferenze sono state condotte con professionalità non solo da veterani della cultura, ma anche da giovani professionisti che hanno così contribuito al fluire di nuove energie. Oggi è il tempo dei social e le persone vivono sempre più in un insano solipsismo; pertanto aver donato per molti mesi, ogni lunedì, spazio e tempo per il benessere e per la salute della cittadinanza ha favorito un grosso afflusso negli spazi dedicati. Quindi la mia valutazione è sicuramente positiva e mi auguro che anche nel prossimo autunno si possa dare vita ad altri “sogni in cantiere”.

Immagino non sia semplice far approdare le persone in biblioteca? Come ha risposto la cittadinanza?

“Come ho detto, oggi sia giovani sia meno giovani sono concentrati su letture individuali via internet e ciò non favorisce uno stato di salute favorevole a una buona vita; infatti, soprattutto le persone più mature, tendono a rinchiudersi e a perdere il desiderio di contatto e con ciò perdono anche il senso della vita e la gioia della condivisione. La cittadinanza ha risposto bene, la sala dedicata agli incontri e alle letture ad alta voce è sempre stata affollata, addirittura con molte persone interessate in piedi per tutta la durata dell’evento. In effetti, questa esperienza mi ha fatto riflettere quanto sia necessario uno spazio più ampio per rendere più confortevole l’ascolto di chi dona gratuitamente impegno, competenze e passione”.

Quest’anno la Biblioteca pietrese ha aperto le porte alle scuole, ma anche agli adulti. Secondo Lei è questa la via da seguire per favorire la crescita di pubblico in biblioteca?

“Quest’anno si è dato spazio a diverse classi di scuola primaria del territorio comunale che hanno potuto conoscere una realtà a loro sconosciuta: anche questo progetto è nato dalla collaborazione di docenti sensibili e attenti a migliorare l’aspetto culturale degli alunni. Portare eventi per gli adulti, in modo sistematico e cadenzato, ha fatto crescere l’affluenza in Biblioteca e di ciò ne sono particolarmente fiera e grata ai collaboratori dell’Associazione”.

Ecco invece l’intervista al presidente dell’associazione Pietra Filosofale Giancarlo Malombra.

Presidente, come nasce questa Associazione che porta in sé, nella costituzione del proprio nome, un collegamento con la città di Pietra Ligure?

“La nostra Associazione è nata nel 2016 con l’obiettivo di promuovere cultura nella città di Pietra Ligure e di creare eventi. Noi crediamo nella cultura come viatico che genera una forte ricaduta economica; infatti nel 2016 con il Comune abbiamo organizzato il premio letterario Pietra Filosofale, concorso aperto a bambini, ragazzi e adulti a livello nazionale, nell’intento di far crescere Pietra Ligure così come è stato fatto a Sestri Levante. Certo ci vogliono impegno e soprattutto passione: è necessario credere in ciò che si propone, è necessario produrre con quella capacità che solo l’eros, l’Amore, può portare a grandi frutti. La nostra Filosofia, la filosofia del Cantiere, crede molto nella capacità di immaginare e per fare grandi cose è necessario fare grandi sogni. Speriamo che i nuovi amministratori sappiano cogliere il nostro passionale movimento e raccogliere il nostro invito a riprendere ciò che è stato interrotto. L’Associazione è molto cresciuta, abbiamo numerosi iscritti e ha l’intento di espandersi ancora per riverberare cultura nelle sue varie accezioni”.

Mi pare che Voi, come associazione culturale, abbiate avuto idee geniali e con un profondo e nostalgico legame con il vecchio cantiere navale. Il vostro intento è quello di far rivivere, naturalmente in termini simbolici, il famoso cantiere?

“Sì, è un piacere per noi trovare assonanze linguistiche: in effetti c’è un sottile gioco di parole per portare in luce i nostri “sogni in cantiere”, attraverso eventi culturali, e fare omaggio all’antica storia cantieristica della città di Pietra Ligure. Consideriamo l’immaginazione una vera linfa vitale per la cultura: molti sono i termini usati da noi per collegarci alla storia di Pietra Ligure: un tempo c’era il varo delle navi e oggi c’è il varo di forme diverse di cultura, un tempo c’era un vero cantiere navale e oggi c’è un cantiere di sogni che la nostra Associazione si onora di portare nella nostra città. Il progetto culturale denominato “Il sogno in cantiere”, che da gennaio a fine Maggio ha portato nella Biblioteca di Pietra Ligure incontri dedicati alla salute e al benessere, eventi gratuiti per la cittadinanza, ha dato avvio a iniziative che si sono potute realizzare grazie alla comunione di intenti con la responsabile della Biblioteca e dei numerosi partecipanti”.

“L’Associazione vuole favorire l’alchimia di differenti linguaggi, promuovendo spazi di arte, cultura e spettacolo, convogliando le energie nascoste, rintracciando il messaggio archetipico attraverso la narrazione, tentando di recuperare i meandri del proprio Sé, per creare momenti di incontro, scambio e ascolto e per gioire dell’Incanto della Vita”.

“Il “Cantiere” come luogo di cultura permanente dove poter trascorrere un tempo dedicato al pensiero del cuore, per nutrire l’anima con letture, scrittura creativa, musica e canto, conferenze, mostre. «I luoghi hanno un’anima. Il nostro compito è di scoprirla. Esattamente come accade per la persona umana», scrive James Hillman e noi vogliamo far rivivere il Cantiere in termini simbolici, portando cultura rivolta a tutti per una crescita individuale che determini una fuga dall’omologazione imperante ai giorni nostri e che procuri ventate di autostima anche a persone che, per motivi i più svariati, l’hanno smarrita o non la ritengono più forza motrice della propria vita”.

Quali sono i vostri progetti futuri?

“Prevediamo il “varo” di molte “navi”: ad esempio, il Premio letterario sulla fiaba, con annesso Festival della fiaba. Il Festival in cantiere può diventare quindi il grande contenitore nel quale far confluire ogni evento culturale, al fine di promuovere un centro di Cultura permanente. Confidiamo nella crescita di consapevolezza da parte di tutti, soprattutto da parte di chi amministrerà la città, di un fatto sostanziale: la cultura è un grande valore per la storia di un popolo e per la conservazione della sua identità e se ad essa viene dato ampio spazio si riverbererà in un’esperienza continua come la luce del sole e vi sarà una ricaduta economica sulla città. Il “sogno in cantiere”, per poter dare vita a molti “vari”, necessita buon vento per raggiungere nuovi approdi e portare al mondo nuovi significati e nuova vitalità, il rischio altrimenti è quello di permanere nelle secche. Noi abbiamo impegno e passione ed abbiamo già contagiato molte persone che ringraziamo per la condivisione del nostro intento”.

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