Un campionato intero deciso in 90’. Capita più spesso di quanto si pensi ed è accaduto in Eccellenza che si è rivelato un torneo bellissimo e pieno di incognite fino all’ultimo turno. Dopo una lunga cavalcata con almeno cinque società che sognavano la Serie D, è stato il Vado a prevalere. I rossoblù hanno fatto valere un girone di ritorno strabordante e una rimonta sulle prime posizioni che non si è più fermata riportando i ponentini nel quarto campionato nazionale dopo tre anni.
Si gioca a Cairo Montenotte in un turno che sarebbe potuto essere vero e proprio spareggio fra i valligiani ed i rivieraschi. Invece i gialloblù ormai sicuri del terzo posto sono fuori dai giochi e provano a chiudere in bellezza, magari scalzando il secondo posto la Rivarolese e “scippando” così i playoff agli avvoltoi. Che si tratti di gara vera lo si vede subito con De Martino che calcia sul palo dopo un paio di minuti. La gara si gioca su ritmi alti, le squadre danno tutto ciò che hanno e Saviozzi si vede chiudere poco dopo la porta su tiro defilato.
Al 23° cambia il parziale perché gli ospiti passano a condurre: Capra calcia una punizione contro la barriera, poi è caparbio a strappare la sfera da un difensore al limite dell’area ed a servire D’Antoni che calcia senza badare al bello stile, Moraglio devia, ma non basta ed è 0-1. La reazione dei locali è immediata, ma Iliante è strepitoso due volte, prima su Alessi e poi su Di Martino che da due passi non riescono a rimettere in carreggiata la gara.
Nel secondo tempo ci riprova subito D’Antoni, ma stavolta Moraglio respinge la conclusione potente del numero 9 rossoblù. Al 58°, però sale in cattedra Capra che in contropiede si beve mezza difesa cairese, salta anche Moraglio e praticamente entra in porta con la palla per uno 0-2 che chiude virtualmente i conti. In realtà i padroni di casa non ci stanno a lasciare andare via così facilmente la capolista e allora tre minuti dopo Alessi tutto solo su corner schiaccia la sfera in porta riaprendo la contesa. La gara, però vive un momento di stanca, la Cairese sembra non avere la forza di rientrare e al 75° arriva il terzo, definitivo, gol del Vado. L’attaccante africano, appena entrato, viene servito in contropiede sul secondo palo: tiro potente che sbatte sulla parte bassa della traversa e si insacca.
Festa grande in casa in casa vadese quindi al triplice fischio con i rossoblù che come detto tornano in Serie D dopo la retrocessione del 2015/16 e il fallito rientro immediato dell’anno successivo con la corsa fermatasi ai playoff. Stagione più che positiva anche per la Cairese che ha lottato per buona parte del campionato per i primi posti e chiude con un bel terzo gradino del podio.
Non riesce quindi l’aggancio ai semiprofessionisti per la Rivarolese, che comunque si giocherà le proprie carte nei complicati playoff di Eccellenza. Gli avvoltoi non sbagliano ad Albenga contro una squadra che da parte sua si giocava il tutto per tutto per evitare i playout. Purtroppo per gli ingauni il cliente è dei più scomodi e la gara già nel primo tempo prende la netta direzione di Genova.
Partono meglio i padroni di casa che ci provano con Calcagno, ma il suo tiro è ben parato da Basso. Al 35° il primo gol ospite arriva dagli undici metri: netto tocco di mano su cross di un difensore ingauno. Dal dischetto Oliviero non sbaglia e spiazza Rossi. Passano due minuti e la partita prende una brutta piega per i bianconeri: palla ai venti metri e Manca calcia di prima intenzione. La sfera gira e si infila sotto l’incrocio dei pali, rete meravigliosa del giovane attaccante. Nel finale di tempo si rinnova la sfida fra Calcagno e Basso, ma anche stavolta l’estremo difensore devia out.
Si parte con il secondo tempo che vede la Rivarolese chiudere subito la partita con la doppietta di Oliviero che su corner tocca appena la palla mandando fuori causa Rossi per uno 0-3 che sembra piegare le residue resistenze dei padroni di casa. Al 55° Haidich sfrutta uno svarione difensivo dei giallorossoneri, forse troppo sicuri di avere la gara in tasca, ruba palla, entra in area e spiazza Basso. L’Albenga vive ora il suo miglior momento, ma per Calcagno è una giornata no anche perché il suo tiro potente da due passi è ancora respinto dal portiere che è ancora provvidenziale più tardi su Caredda che solo davanti a Basso viene murato dal numero uno. E allora all’84° arriva un altro eurogol con Oliviero che chiude la regular season con un tiro a giro sul palo lontano che Rossi può solo provare a deviare. L’Albenga chiude in avanti, e all’85° si guadagna un rigore peraltro piuttosto dubbio. In ogni caso Basso leva gli indugi andando a distendersi e parando la sfera. Albenga quindi che chiude 14^ e dovrà passare dai playout.
Spareggi salvezza che invece non vedranno partecipare l’Alassio che doveva vincere per non pensare ai risultati dagli altri campi. Gialloneri ad Imperia contro una squadra ormai fuori da tutti i giochi dopo una stagione comunque da protagonista. Gara che si rivela molto combattuta e alla fine le motivazioni di salvezza prevalgono su quelle “d’onore” dei nerazzurri, peraltro in campo con qualche seconda linea per l’occasione. Alassini che impiegano appena 2’ per passare in vantaggio con un’infilata di Sassari che entra in area da posizione defilata e fredda Trucco. L’Imperia rialza la testa al 29° con Castagna che si libera sul secondo palo, viene imbeccato da Mella e deve solo appoggiare in rete. Parità che dura solo tre minuti perché ancora Sassari prende per mano i suoi e batte ancora Trucco.
Si va al secondo tempo che si riapre con l’Alassio che cerca di chiuderla ed è Corio che irrompe di testa al 50° per l’1-3. L’Alassio rallenta poi, e l’Imperia allora rialza la testa. Al 65° accorcia le distanza Martelli con un tiro che coglie impreparato Ventrice. Cinque minuti dopo il pareggio di Lupo che ci crede fino in fondo e in spaccata devia alle spalle di Trucco. Ma l’Alassio ha qualcosa in più, un obbiettivo che vale una stagione. Detto fatto e il gol arriva dalla panchina con Di Mario che prende palla, si accentra e lascia partire una conclusione forte e precisa sul palo lontano dove il portiere non può arrivare.
Se l’Alassio festeggia, il Rapallo nonostante la vittoria e un bottino di punti uguale a quello dei gialloneri, dovrà passare dai playout per la classifica avulsa. In ogni caso i bianconeri ci arriveranno confortati da una buona gara, per quanto il Busalla visto a Rapallo non sia stato dei migliori, ma d’altronde i valligiani erano ampiamente salvi e senza grandi motivazioni. Partita che vede un primo tempo opaco, con i ruentini forse troppo tesi per la posta in palio. Nel secondo tempo è subito emozione con Bertuccelli che di testa in tuffo coglie il palo. Al 57° arriva il gol con Rossi controlla e calcia al volo sul primo palo. Bertuccelli cerca il gol spettacolare in rovesciata, ma non trova la porta.
Al 70° arriva il raddoppio ancora con Rossi che è rapace nello sfruttare un errore marchiano di Iraci che non controlla e si fa beffare dall’attaccante in maglia gialloblù. Il Busalla trova la reazione due minuti dopo con un rigore che Compagnone non calcia bene e Molinelli respinge, ma l’attaccante busallese ribadisce per il 2-1. Si arriva all’81° quindi quando Bertuccelli scatta sulla destra in area e calcia al volo un gran tiro che passa fra palo e portiere per il tris locale. Gara che si chiude, però con un gran bel gol di Lobascio che apre il piattone e la mette di prima sul palo lontano per il definitivo 3-2 che comunque costringerà i levantini agli spareggi playout.
Avversario dei bianconeri, con l’obbligo di vincere sarà il Ventimiglia che a Finale non ottiene sconti o favori e viene sconfitto nettamente dai giallorossi. Partono forte i frontalieri che passano in vantaggio già al 5° con Rea. Cinque minuti dopo, però arriva la reazione dei finalesi che impatta con Vittori. Ancora il numero 11 trova la doppietta con un gran tiro al volto che al 28° ribalta la gara. Il Ventimiglia riesce a pareggiare prima della pausa con una punizione meravigliosa di Principato che da lunghissima distanza beffa Bozzo. Nel secondo tempo, però esce la formazione di casa che ritrova il vantaggio al 58° con un gol da punta vera di Vallerga che protegge palla spalle alla porta e si gira senza lasciare scampo a Zunino. Al 67° arriva anche il poker che piega definitivamente le gambe ai granata che sbilanciati in avanti vengono colpiti da Ferrara.
Se la vedrà con l’Albenga (da favorita visti i due risultati su tre a disposizione) la Sammargheritese che travolge un Valdivara già in Promozione che regge un tempo per poi alzare l’ultima e definitiva bandiera bianca. Protagonista di giornata è Mehillaj che si prende il pallone della partita grazie a tre gol. Al 55° colpisce la traversa su punizione, palla torna nei pressi dell’attaccante che si coordina e batte al volo impagabilmente Del Freo. Al 68° interviene in area per il raddoppio. Si arriva all’80° ed è ancora il numero 9 che si beve il diretto marcatore e fa tris. Al 90° c’è gloria anche per Sanguineti che entra a gara in corsa e firma il 4-0 finale.
Festa a Molassana per una salvezza che matura nel secondo tempo contro un Baiardo che ormai da tempo non ha nulla da giocarsi. Arriva un uno – due nel secondo tempo che indirizza chiaramente la partita con Romei al 61° e con la zampata di Falsini al 63°. Reazione neroverde con Provenzano che accorcia le distanze, ma tutto si conclude qui con i rossoazzurri che trovano una salvezza che sa di vittoria.
Si giocavano solo l’onore la Genova Calcio ed il Pietra Ligure che infatti mettono in campo diverse seconde linee e puntano solo al puro divertimento. Ospiti subito in vantaggio con il gol all’8° di Baracco che su punizione toglie le ragnatele dalla porta di Calizzano. Al 37° si ristabilisce l’equilibrio in campo con un’azione rocambolesca dei biancorossi. Corciulo fa la sponda per Parodi che al volo di sinistro coglie il palo interno e supera Patrone. Si va al secondo tempo con la Genova Calcio che rientra meglio e da subito prende il controllo delle operazioni. Al 57° Ilardo è rapace ad avventarsi su una palla che vaga in area avversaria e insacca senza fronzoli il 2-1 genovese. Il Pietra con calma prova a ricostruire il proprio gioco, ma il pari arriva solo su punizione ancora di Baracco al 72°. Ancora il numero quattro ricama gioco e pesca in verticale Zunino che all’85° la chiude con un tiro poco dentro l’area che vale la vittoria per i pietresi