Determinati e combattivi

Finale, candidati sindaco a confronto: grande bagarre tra aree Piaggio, Varigotti e la “rototomba” fotogallery

Pier Paolo Cervone, Tiziana Cileto, Ugo Frascherelli, Massimo Gualberti e Maria Gabriella Tripepi hanno dato viva ad un dibattito acceso e partecipato sul futuro della città

Finale Ligure. “Aprire le riunioni di maggioranza alla minoranza perché occorre dialogare, se no perdiamo anni a discutere”. Sarebbe questo il primo provvedimento da sindaco per Maria Gabriella Tripepi. Ugo Frascherelli invece proseguirebbe per la strada che sta già percorrendo: “Continuerò a fare quel che abbiamo fatto finora e abbiamo tanti progetti in cantiere”. Massimo Gualberti metterebbe in campo una “convenzione con il Cersaa per avere una consulenza per il punteruolo rosso e avviare così un progetto sperimentale”. Tiziana Cileto per prima cosa toglierebbe dall’alienazione l’albergo Roma: “Va difeso”. Infine Pier Paolo Cervone vorrebbe “ripristinare l’isola pedonale serale in via San Pietro e via Concezione, che era garantita con la mia amministrazione”.

Sono queste le “promesse” che i cinque candidati sindaco di Finale Ligure hanno fatto ieri sera all’auditorium Santa Caterina alla fine del confronto organizzato da IVG.it per permettere ai cittadini di ascoltare le loro idee per il futuro della città. Davanti ad una platea numerosa (i posti a disposizione erano tutti esauriti) ed attenta, i cinque aspiranti alla poltrona di primo cittadino – in rigoroso ordine alfabetico Pier Paolo Cervone (lista civica), Tiziana Cileto (Per Finale), Ugo Frascherelli (Pd e liste civiche), Massimo Gualberti (centrodestra) e Maria Gabriella Tripepi (Finale Ligure Viva) – hanno dato vita ad un dibattito vivace e, a tratti, con toni decisamente accesi (ma sempre corretti).

L’esordio dei candidati sindaco non poteva che essere un pensiero per i lavoratori Piaggio Aerospace, molti finalesi, alcuni presenti anche in sala: ieri 2 maggio l’arrivo delle prime lettere per la cassa integrazione straordinaria: “Solidarietà e sostegno da parte della futura amministrazione comunale”, è stato l’impegno comune e unanime strappato dai cinque candidati alla carica di primo cittadino.

 Finale, il confronto tra candidati sindaco di IVG.it

E poi il via al dibattito. Come da tradizione, per “scaldare” l’atmosfera, il confronto è iniziato con le “picconate” del direttore di IVG.it Andrea Chiovelli, moderatore della serata insieme al giornalista Federico De Rossi: se Cervone ha dovuto fare i conti con chi lo etichetta come troppo “rètro” (“Ho gli strumenti intellettuali e quelli digitali per fare il sindaco: sono sempre sul pezzo”), Cileto è stata “accusata” di essere manovrata da un candidato ombra (“In questa sala nessuno pensa questo. Ho un carattere peperino, nessuno mi può manovrare”), mentre a Gualberti è stato fatto notare il suo precedente “ritiro dalle scene” (“Per ragioni di lavoro ho lasciato l’assessorato ai lavori pubblici, che è molto impegnativo. Il sindaco non è meno impegnativo ma permette una organizzazione diversa” e, per finire, Tripepi è stata punzecchiata sulla sua notorietà (“Nessuno mi conosce? Valore aggiunto, noi siamo competenti e lo dimostreremo”.

Il dibattito è entrato subito nel vivo con una domanda sulla rotonda di Finalpia, finita più volte al centro di polemiche. Frascherelli ha preso le distanze dalla paternità dell’opera: “Uno dei progetti ereditati da Richeri insieme alla passerella a sbalzo sul porto, al manto erboso del campo sportivo e al cimitero di Gorra. C’erano vincoli per i beni tutelati da Soprintendenza, ma ha funzionato anche quando l’autostrada è stata chiusa”.

Cileto ha replicato: “Ha avuto un’ansia da prestazione, è stata fatta senza ragionare. Bastava farla a scavalco per risolvere il problema. Si poteva correre per altre cose: il cimitero di Gorra è dieci anni che è da rifare. Insieme alla rotonda si poteva fare anche quello”. “Vogliamo togliere gli spigoli vivi su cui i mezzi strisciano. La ‘Rototomba’ è una delle due rotonde fantastiche che abbiamo: l’altra è quella della stazione, fatta senza pensare alle dimensioni. Serve più spazio, va trasformata in ovale. Le vogliamo aggiustare, sono all’inizio del paese” ha tuonato Tripepi.

“Occorre intervenire su rotonda e su passerella. Un progetto che è iniziato con la mia amministrazione, ma andava fatta diversamente” il pensiero di Cervone, mentre Gualberti precisa: “E’ un’idea ereditata da Cervone. La responsabilità politica è di non aver proceduto ad una sperimentazione della rotatoria. La rotonda alla stazione non ha mai dato problema, realizzata 15 anni fa”.

Tanti gli argomenti toccati nella serata come la regolamentazione del suolo pubblico (Gualberti: “Deve essere provvedimento meditato, in accordo con commercio finalese. Serve organizzare dei comitati di via per avere interlocutori con cui definire le strategie, che non sono solo ordinanze di tipo repressivo”; Cileto: “Occorre dare decoro al centro cittadino così come lo chiediamo ai commercianti”; Tripepi: “La soluzione del Civ è stata sperimentata e non ha dato risultati previsti. Occorre regolamentare gli spazi, sostenere il commercio. Noi prevediamo incentivi per chi vuole aprire un secondo punto; Cervone: “Occorre restituire decoro al centro storico di Marina, a partire dal pavimento. E servono norme che impediscano che ci siano cinque o sei negozi che vendono cianfrusaglie a pochi metri di distanza. Serve piano del commercio che regolamenti concessione di licenze in stessa strada”; Frascherelli: “Le licenze oggi sono libere e non sono più concesse. Abbiamo regolamento che norma esposizione delle merci sulla pubblica via. Se ne può discutere. Ma non sono tutte cianfrusaglie. Si tratta di definire diversamente esposizione a Marina e non solo”), ma anche i parcheggi (i candidati sono tutti concordi nel dire che bisogna cercare di favorire l’uso di aree park periferiche), la viabilità di via Brunenghi (anche in questo caso tutti concordi sul lavorare per un piano del traffico che migliori le cose), il porto, i rifiuti e Finale Ambiente (l’attuale sindaco ha rivendicato con orgoglio i risultati sulla differenziata parlando di “realtà virtuosa”), la tassa di soggiorno (i cinque candidati concordano sul fatto che debba esserci, ma gli sfidanti di Frascherelli lo hanno “bacchettato”: “Funziona se ci sono progetti e se i proventi vengono usati bene”) e la salvaguardia del suolo su cui il messaggio comune è “basta consumo del territorio”.

 Finale, il confronto tra candidati sindaco di IVG.it

Tra i temi più “caldi” affrontati nella serata un posto lo conquista sicuramente la questione relativa alla gestione di Varigotti. Gualberti invita a riflettere”: “Domandiamoci dove abbiamo sbagliato tutti. Se gli abitanti ritengono di non avere avuto attenzione è decisamente colpa nostra, che non lo abbiamo fatto o non abbiamo ascoltato. Metteremo un consigliere aggiunto che parteciperà al lavoro amministrativo per portare istanze del rione”.

Frascherelli lancia una stoccata ai residenti, ma apre al dialogo: “Se si vogliono cambiare le cose occorre partecipare. La mia amministrazione, se confermata, ha importanti idee su Varigotti. Le abbiamo portate avanti in questi anni”.

Cileto: “Noi siamo gli unici su questo palco a non avere mai amministrato, solo in minoranza. Non abbiamo fatto promesse in passato e quindi non siamo noi che non abbiamo mai mantenuto le promesse. Noi abbiamo un varigottese, è ‘il sindaco’ di Varigotti”.

Cervone: “Su Varigotti non mi devo rimproverare di nulla. Ho sempre mantenuto le promesse fatte per la frazione nei nove anni di mandato”.

Tripepi: “Appoggio la scelta di Varigotti, in linea con quella del nostro movimento, che ha voluto alzare la testa e far sentire la propria voce. Non promettiamo niente, se non cose che possiamo realizzare”.

Come già successo ad Albenga, anche ieri sera, era presente l’associazione Libera che si è rivolta ai candidati facendo notare la mancanza di un referente dell’amministrazione che parlasse con la loro realtà. Se il sindaco uscente Frascherelli ha fatto “mea culpa” (“Tema di importanza, visto che si parla di legalità. Lo terrò a mente se sarò confermato sindaco”), gli sfidanti si sono mostrati sensibili all’argomento (Cervone: “Massima attenzione per l’associazione ed il dibattito che mantiene viva l’attenzione su questi temi. Porte aperte per affrontarli insieme”; Cileto: “Chi più di noi? Nel 2011 portammo in Comune Avviso Pubblico, rinnovato odg in 2015. Terrei io l’assessorato. Il sindaco in carica per due anni si è ‘dimenticato’ di pagare Avviso Pubblico”; Tripepi: “Il capo del Comune deve prendersi questa responsabilità. Sono figlia di carabinieri, per 35 anni mi ha insegnato cosa sia la legalità e a combattere contro la mafia”; Gualberti: “Deve essere una delega nelle mani del sindaco”.

 Finale, il confronto tra candidati sindaco di IVG.it

In chiusura il confronto si è concentrato sul futuro delle aree Piaggio e delle ex cave Ghigliazza. In primo battuta i singoli candidati hanno detto la loro, a partire da Gualberti: “Si tratterà di vedere se le idee potranno essere attuate. La scheda di Puc dovrà essere modificata perché è nata ed è fondata su una situazione diversa. E’ impossibile mantenere un progetto coi volumi precedenti. L’area a mare è da urbanizzare con una seria riqualificazione del waterfront di Marina. E servono servizi”.

Secondo Cervone i “tempi saranno molto lunghi” perché “serviranno risorse ingenti da parte di chi ha deciso di investire qui e nelle ex Ghigliazza”. “Il Comune dovrà seguire l’evolversi dell’iter progettuale e fare in modo che gli interessi pubblici non spariscano. Aree fondamentali per il futuro di Finale Ligure: parcheggi, insediamenti di nuove aziende artigianali o industriali”.

Frascherelli: “C’è un progetto del 2008 che la proprietà ha variato. Idem per Ghigliazza. Sono progetti figli di un mondo che non c’è più, è impossibile vendere centinaia di appartamenti in mercato fermo. Comune dovrà farsi promotore presso le proprietà di un progetto nuovo che preveda case e lavoro”.

Cileto: “Per Ghigliazza c’è un progetto approvato, aspettiamo la proprietà. Su Piaggio la proprietà ha chiesto di rinnovare il Puo, il vecchio non ha senso. Ora il Comune ha potere e dovrà trattare per cercare di riportare ai finalesi la maggior parte delle aree, del fronte mare. Trattare per meno costruzione e riprenderci fronte mare”.

Tripepi: “Smettiamo di parlare di aree Piaggio nel solito modo, il 10 maggio presentiamo un progetto che prevede aree riservate a residenti, con una visione che sia favorevole anche al proprietario. Non porzioni di terreno o quota solo per paese, per fronte mare, progetto che può partire da T0 a T5 per il rilancio dell’area, finora gestita malamente”.

A quel punto gli animi si sono scaldati e i candidati hanno invocato la replica con Tiziana Cileto che ha lanciato accuse precise: “I responsabili sono Cervone, Gualberti, Frascherelli e anche Finale Viva, presente all’approvazione. Noi abbiamo sempre difeso le aree Piaggio”. Parole alle quali ha fatto eco Tripepi: “Dov’era l’opposizione in questi 10 anni? Basta aria fritta”. Infine Cervone ha difeso il suo operato: “Il Comune deve fare trattativa con privato, occorre che tutti insieme si discuta. Il Comune non può fare tutto quel che vuole”.

In chiusura spazio al “tiro incrociato” durante il quale Cervone ha chiesto a Frascherelli e Gualberti perché “non è stato usato il milione e 300 mila euro di finanziamento per recupero di Teatro Sivori che insieme a Santa Caterina sarebbe valore aggiunto per Finale”. L’attuale primo cittadino ha precisato: “Siamo arrivati nel 2014, l’opera è stata inserita in triennale ma non finanziata. Per questo abbiamo perso il finanziamento. Concordo sul recuperare il Sivori, ma l’importo è molto alto, la vera scommessa è la gestione”.

“Il finanziamento è stato perso, ma altri fondi sono stati usati per consolidarlo visto che rischiava di venire giù” ha concluso Gualberti.

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