Liguria. Se le proiezioni della notte (dati Swg) dovesse essere confermate c’è un chiaro vincitore di queste elezioni Europee 2019. Quel vincitore è Matteo Salvini, che porta la Lega al 33% (dato non definitivo). Calo del Movimento 5 Stelle, che si fa superare dal Pd.
Tracollo di Forza Italia, sotto al 9% nelle proiezioni, e che rispetto al 2014 perde circa 10 punti percentuali. In generale centrodestra che, unito, sfiora la maggioranza assoluta e ridisegna gli equilibri del governo Lega-M5S. Salvini stesso ha detto di “voler andare avanti” ma non si esclude un rimpasto o comunque una nuova definizione dei pesi interni.
A livello ligure si profila una supremazia della Lega ancora più forte rispetto alla media nazionale e probabilmente un calo di Forza Italia. Questa crescita a due cifre è interessante in chiave “regionali 2020”. La figura del governatore Giovanni Toti, da tempo interprete di una spinta politica che si discosta da Forza Italia come partito, potrebbe uscirne rafforzata. E rafforzata sarà, ovviamente, l’alleanza tra un’eventuale lista civica “arancione” con la componente leghista.
A livello europeo Verdi e liberali metto a segno un risultato che va ben oltre le attese. Arginati i partiti sovranisti più estremi ma in Francia i primi dati vedono avanti Marine Le Pen mentre in Ungheria Orban è oltre il 56%. Nel nuovo Parlamento Ue, dati ancora provvisori, i Verdi si attestano come quarta forza (in Italia il partito non supera lo sbarramento del 4%).
Successo anche dei liberali, il gruppo Alde dovrebbe avere un trentina di seggi in più rispetto a cinque anni fa. Il Partito popolare europeo arriva solo a 177 seggi, il gruppo dei Socialisti e democratici ne prende 147. Probabile quindi un’alleanza a tre Ppe-S&D e Alde per arrivare a una maggioranza.