Albenga. “Su Piaggio sono molto, molto ottimista. Oggi spiegheremo che il cronoprogramma per riassorbire tutti i lavoratori: vogliamo portare avanti sia la produzione di nuovi P180 sia la manutenzione di quelli esistenti, il revamping e anche il programma P1HH. E’ un programma realistico. Lo voglio ripetere ancora una volta: noi non vogliamo smembrare questa azienda e non accetteremo alcun tipo di spezzatino”.
Lo ha detto questa mattina il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio al suo arrivo a Villanova d’Albenga nello stabilimento di Piaggio Aerospace. “Il nostro obiettivo è fare in modo che qui ricomincino a lavorare tutti i lavoratori, e per questo col ministero della Difesa stiamo portando avanti un cronoprogramma di contratti che prevede sia la produzione dei motori Viper per gli aerei addestratori sia i nuovi P180, il revamping degli esistenti e il P1HH. Ci sono tutte le condizioni per cui lo Stato deve fare degli investimenti e gli oggetti di quegli investimenti si produrranno qui”.
“Le proposte di Leonardo sono sul tavolo – ha proseguito – io credo che con Leonardo si debba necessariamente lavorare, ma in un’ottica di collaborazione tra un’azienda privata come Piaggio, che spero possa tornare sul mercato tutta intera e a piena occupazione nei prossimi mesi, e un’azienda partecipata di Stato. Non credo ci debbano essere contrapposizioni; l’unica cosa che non sono disposto a fare, e questo i lavoratori e il management lo devono sapere, è spezzettare questa azienda. Qui c’è una grande manodopera, una tradizione di persone che lavorano, e va tutelata e rispettata”.
Subito dopo, nel corso dell’incontro con i sindacati, il commissario straordinario Vincenzo Nicastro ha annunciato l’esistenza di ben 39 manifestazioni di interesse per Piaggio, di cui 26 per l’intera azienda.

Nell’occasione, prima di lasciare la sede di Piaggio, Di Maio ha voluto firmare il guest-book riservato agli ospiti: “Spero di tornare qui il prima possibile – ha scritto – per rivedere tutti al lavoro e questo stabilimento al suo massimo splendore. Ce la metteremo tutta”. Firmato Luigi Di Maio.
Il consigliere regionale Andrea Melis, presente agli incontri che si sono svolti in mattinata a Villanova d’Albenga e Vado Ligure, che ha espresso soddisfazione per l’approccio concreto e fattivo con cui il Mise sta affrontando il nodo Piaggio.”Era indispensabile che il vice premier Di Maio attenzionasse Piaggio e Bombardier, due fra le più importanti realtà della provincia di Savona, che in questo momento stanno riscontrando le maggiori difficoltà. Il governo è consapevole delle priorità e delle criticità del territorio, su cui lavoriamo anche in Regione da tempo: abbiamo condiviso dunque con il vice premier la necessità di un passaggio diretto per confrontarsi con chi sta pagando lo scotto delle crisi industriali del savonese”.
“Partendo dagli impegni presi e verbalizzati in occasione dell’ultimo incontro in Mise, il ministro ha illustrato ai vertici aziendali, alle rappresentanze sindacali e dunque ai lavoratori il cronoprogramma con cui il Ministero intende sciogliere la questione Piaggio, intervenendo a 360 gradi sui vari aspetti industriali, dagli interventi di manutenzione ai piani per il drone P.1HH di cui si è a lungo dibattuto fino al riassorbimento di tutti i lavoratori – continua Melis – Un primo passaggio per il rispetto del cronoprogramma è stato fissato per il 15 giugno e sarà concertato con il Ministero della Difesa: durante l’incontro è stato ribadito che è ferma intenzione del Ministro mettere in sicurezza il piano Piaggio entro dicembre di quest’anno. Di Maio ha inoltre ribadito la totale volontà del Ministero a non procedere con spacchettamenti aziendali. Notizie positive anche sul fronte LaerH, che ripartirà non appena lo farà Piaggio. Interessanti infine le prospettive che chiamano in causa la partnership con Leonardo per il progetto Male”.
“Gli impegni presi in Piaggio confermano la volontà del Governo di rispettare le commesse di Stato secondo un calendario ben definito, adoperandosi per salvaguardare le eccellenze del savonese e dare una risposta ai tanti lavoratori che in questo momento sono in cassa integrazione e vivono, insieme alle loro famiglie, una situazione di disagio”, conclude Melis.
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