Villanova d’Albenga. “Dal ministro impegni verbali importanti, ma ancora nulla di scritto”. Si potrebbe riassumere così l’intervento dei sindacati a margine della visita del ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, che questa mattina ha visitato lo stabilimento Piaggio Aerospace di Villanova d’Albenga.
Questo il commento del segretario provinciale della Fiom di Savona Lorenzo Ferraro: “Un fattore importantissimo è che il ministro abbia visto e toccato con mano che cosa è questa azienda. Dire che è strategica è una cosa, ma prendere visione diretta è un’altra. A livello di impegni è stato riconfermato tutto ciò che era stato detto in sede ministeriale lo scorso 24 aprile, definendo meglio le tempistiche. Entro il 15 giugno dovrebbe arrivare il documento delle Forze Armate dove si programma tutte quelle che sono le attività di retrofit e l’acquisizione di 10 nuovi velivoli. A seguito di questo atto si potrà dar corso a quelli che sono i contratti per attivare completamente le attività e far ripartire l’azienda. Noi abbiamo rimarcato che il fattore tempo è fondamentale. Sul drone, poi, presenteranno il documento necessario al Parlamento per rimodulare e cambiare il finanziamento. Il ministro ha confermato anche la disponibilità di tutti i fondi destinati al progetto P1HH. Altro punto fondamentale, infine, è che il ministro ha confermato che l’azienda va tenuta tutta insieme, unica, e ha detto ‘no’ allo spacchettamento”.
Il segretario provinciale di Cgil Andrea Pasa: “Sempre positivo che un rappresentate del Governo venga e ci metta la faccia in uno stabilimento. Si è impegnato a mettere sul tavolo una serie di contratti e commesse che ad oggi pero continuano ad essere solo impegni verbali, senza nulla di scritto. Gli impegni importanti sono due: la volontà del Governo di non spacchettare l’impresa e il commissario ha anticipato che ci sono una quarantina di offerte per acquisire azienda, di cui più della metà prospettano un’azienda unita. Seconda questione è che il 15 giugno lo Stato Maggiore della Difesa dovrebbe condividere i fabbisogni del P180, che sono di fondamentale importanza per il futuro ma soprattutto per il presente. Inoltre, nelle prossime settimane ci sarà nuovo schema di decreto sul finanziamento del drone. Siamo riusciti in qualche modo a far capire al Governo che era necessario investire sul P1HH con un finanziamento di circa 160 milioni di euro e l’acquisizione di 2 moduli, quindi 4 aerei. Per ora sono impegni verbali che devono trasformarsi in impegni scritti e concreti”.
Il segretario Generale Fim Cisl Liguria Alessandro Vella: “Si è conclusa da poco la visita del ministro Di Maio durata circa un’ora. Il Ministro ha tracciato i tempi e gli impegni del governo su Piaggio. Rispetto alle manifestazioni di interesse (39 )che restano riservate, il ministro ha ribadito la volontà del governo di salvaguardare l’unicità dell’azienda evitando “spezzatini” di qualsiasi natura come da sempre sosteniamo. Al di là dello sblocco dei contratti sui motori non ancora sufficienti a garantire la necessaria liquidità serve che venga definito con urgenza il contratto delle configurazioni dei 19 retrofit P180 e dei nove nuovi velivoli. Dovrà essere presentato un nuovo testo del decreto che permetterà continuità del finanziamento del programma P1HH. Molti gli impegni verbali, mancano i contratti firmati per questo abbiamo incalzato il ministro sui tempi, che dovranno essere veloci per permettere la sopravvivenza dell’azienda e fare rientrare i lavoratori dalla Cigs. Prossimo step, ha annunciato il ministro, sarà il 15 giugno, giorno il cui lo stato maggiore dell’Aeronautica dovrà indicare e definire le richieste di ammodernamento e acquisto dei velivoli P180. Questa è la data che il Ministro ha indicato: si è perso davvero troppo tempo ma su questa data misureremo la serietà degli impegni presi da Di Maio”.
Il segretario Generale Uilm Genova Antonio Apa: “La visita del Ministro Di Maio alla Piaggio si è dimostrata, come avevamo previsto, una semplice passerella elettorale. Le cose dette da Di Maio allo stabilimento di Villanova sono semplici promesse e tali sono da mesi, mentre il tempo continua a correre e la Piaggio nel frattempo è finita in cassa integrazione. Il Ministro avrebbe fatto bene a portare qualche contratto firmato di p180 invece di fare passerella. Per questo noi non siamo andati, non ci interessa partecipare alle campagne elettorali, ma avere incontri istituzionali che risolvano i problemi e portino soluzioni. Invece Di Maio a questi incontri non si è mai presentato, nonostante le continue richieste e la difficoltà crescente della situazione. Situazione che questo governo ha fattivamente contribuito a creare. Vogliamo però dare fiducia al Ministro e gli ricordiamo i tre nodi da sciogliere, su cui lui può e deve intervenire rapidamente. Primo: firmare velocemente il decreto per la cassa integrazione per permettere il pagamento all’Inps e non lasciare dei lavoratori senza stipendio per mesi. Secondo: velocizzare l’iter per la manutenzione di 19 p180, l’acquisto di 10 nuovi p180 e la commessa dei p1hh, cose che ci sono state promesse all’ultimo incontro e che ancora oggi sono solo parole al vento. Terzo: la Piaggio ha ricevuto delle manifestazioni di interesse, ma per quel che sappiamo, molte di queste non per la totalità dell’azienda ma solo per dei rami. Noi crediamo, e così ha dichiarato anche il governo, che invece la Piaggio vada venduta intera, evitando spezzatini. Il Ministro svolga il suo ruolo politico perché ciò avvenga”.
Questa la nota dell’Rsu dei lavoratori Piaggio Aerospace: “L’incontro con le rappresentanze sindacali è iniziato con il Ministro che segnala il Dossier Piaggio come uno dei primi quattro sotto osservazione, che è intenzione del Governo mantenere unita Piaggio ed evitare vendite di rami e prosegue con il Cronoprogramma delle attività per dare seguito agli impegni sulle commesse di lavoro che sostituiscono i 766 milioni del P2HH con altri programmi (revisione motori, P180 nuovi e revisioni, P1HH certificazione ed acquisizioni). Prima data di riferimento è quella del 15 giugno entro la quale lo Stato Maggiore della Difesa deve presentare il documento delle esigenze operative di P180 (produzione e revisione). Questo atto serve per iniziare il percorso di sottoscrizione dei contratti (completamento previsto entro 31/12/2019) e contestuale avvio delle attività con progressivo rientro dei lavotori dalla cassa integrazione. Ha presentato gli impegni sulla revisione dei motori Viper e per i motori degli elicotteri CH47. Questi contratti (in buona parte già sottoscritti) consentono al Commissario di avere rapidamente liquidità per la prosecuzione delle attività)”.
“Per quanto riguarda il P1HH il nuovo decreto (in preparazione) andrà a sostituire quello precedente che si riferiva al P2HH in una prossima riunione di Commissione Difesa per poi passare in sede parlamentare, con approvazione probabile entro 31 luglio. Anche per questo programma il massimo orizzonte per completare iter sarà il 31/12/2019. Il Ministro ed il suo staff hanno recepito la necessità di accorciare al massimo i tempi di approntamento dei contratti per consentire la ripresa delle attività, fare in modo che il personale sia riassorbito al lavoro secondo i tempi già definiti in sede ministeriale, e, soprattutto, non disperdere le notevoli competenze professionali. Per tale motivo richiameranno anche Leonardo, in quanto partecipata dello Stato, perché prosegua, per la sua parte, sulle attività del drone P1HH”
“Numerosi sono stati gli interventi della parte sindacale sia di Piaggio che di LaerH. Richiesta di tempi stretti per le firme dei contratti, particolare attenzione all’iter di approvazione del decreto sulla cassa integrazione per consentire di accorciare i tempi di erogazione da parte Inps, per rimarcare la necessità di ottenere informazioni puntuali sull’avanzamento delle attività ed una figura tecnica di riferimento che guidi l’azienda in questa delicata fase. Le manifestazioni di interesse giunte al Commissario sono state 39 (di cui 26 per l’azienda nella sua interezza) ma sono sottoposte al vincolo della riservatezza. Il prossimo incontro al Ministero dello Sviluppo Economico si terrà dopo il 15 giugno con la presenza del Ministro Luigi Di Maio”, hanno concluso dall’Rsu.
Circa le 39 manifestazioni di interesse confermate da Di Maio, il segretario generale della Fiom di Genova, Bruno Manganaro, commenta: “Se le aziende più importanti in Italia, Leonardo ed Avio, sono interessate solo a dei pezzi di Piaggio, sarebbe molto interessante conoscere i nomi di questi campioni pronti a rilevare tutto e tutti. Ma si tratta di realtà o di manifestazioni farlocche? Ecco perché ancora una volta chiediamo che il Governo convochi urgentemente le organizzazioni sindacali per illustrare la vera situazione sulla manifestazioni di interesse e sulle promesse di commesse che ancora oggi non hanno concretezza”.