Botta e risposta

Demolizione Baglietto di Varazze, Bozzano al M5S: “Tutto in regola, Lanfranco dovrebbe saperlo…”

"Le procedure rispettano la normativa vigente - sostiene il sindaco - e il soggetto attuatore sta perfezionando anche le autorizzazioni idrauliche"

demolizione ex cantieri baglietto

Varazze. “Le opere in corso attuano una progettazione approvata dal Comune e rispondono alle esigenze di riordino di un’area da moltissimi anni in stato di completo abbandono”. Lo afferma il sindaco uscente di Varazze, Alessandro Bozzano, in risposta al comunicato stampa diramato ieri dal Movimento 5 Stelle Varazzino e all’esposto presentato in Procura dal candidato sindaco pentastellato Massimo Lanfranco.

Il riferimento è alla demolizione degli ex cantieri Baglietto, iniziata lunedì e finita al centro delle polemiche per il “tempismo” (a una settimana dal voto, e nonostante la stagione estiva alle porte che costringerà il cantiere a fermarsi a breve per ripartire a fine estate). Secondo il M5S “la demolizione, orchestrata dalla giunta in fretta e furia il mese scorso, non dispone di tutti i permessi indispensabili per iniziare i lavori”, e per questo Lanfranco ha presentato un esposto in Procura come privato cittadino.

Bozzano, però, respinge al mittente ogni addebito. “Le procedure seguite dal soggetto attuatore, per conto del Comune, rispettano la normativa vigente – sostiene – e siamo a conoscenza che lo stesso sta perfezionando anche le autorizzazioni idrauliche necessarie per la parte finale dell’intervento, in oggi non coinvolto della demolizione”.

“Ci sembra strano e ci rammarica l’accaduto perché la professionalità di colui che dice di aver fatto l’esposto, il quale lavora nell’ufficio opere idrauliche regionali coinvolto nell’istruttoria – tuona poi il sindaco riferendosi proprio a Lanfranco – avrebbe dovuto convincerlo della correttezza dell’operato della Società Anteo”.

La controreplica del M5S non si è fatta attendere: “Bozzano ci accusa di fare ‘opposizione per bloccare i lavori in corso per la città’. In realtà noi non siamo quelli del ‘no’, siamo quelli del ‘fare’ e del ‘cambiamento’ nella legalità” affermano diffondendo un video in cui Lanfranco illustra i progetti del MoVimento per l’area T1.

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