Liguria. Game over per i negozi di prodotti basati sulla cosiddetta “cannabis legale”. Con una sentenza infatti la Corte di Cassazione ha dichiarato fuorilegge la vendita, a qualunque titolo, di “prodotti derivati dalla coltivazione della cannabis” come ad esempio le inflorescenze, l’olio o la resina.
Solo lo scorso febbraio la quarta sezione penale si era pronunciata a favore della vendita di prodotti a base di marijuana light, ma rimanevano dei dubbi e così la questione è approdata davanti al massimo consesso della Corte. Che ha deciso in modo opposto: secondo i giudici la forbice di tolleranza nei valori di Thc consentiti dalla legge del 2016 (0,2-0,6%) si riferiscono solo al principio attivo rinvenuto sulle piante in coltivazione e non al prodotto oggetto di commercio”, mentre i prodotti derivati dalla cannabis (tutti, quindi anche i derivati dalla marijuana “light”) non rientrano nell’ambito dell’applicazione di quella legge.
Una sentenza che rende di fatto fuorilegge la vendita dei prodotti basati sulla “cannabis legale” e che, di conseguenza, stronca sul nascere una categoria di negozi che negli ultimi anni stava prendendo piede pure nel savonese, con diversi punti vendita sia a Savona che in Riviera e anche alcune produzioni “artigianali” nell’albenganese. Restano vendibili soltanto prodotti minori, come caramelle o biscotti, che devono essere però “privi di efficacia drogante”.
Non un fulmine a ciel sereno, comunque: già nel giugno 2018 il Consiglio Superiore di Sanità aveva affermato che la vendita di quei prodotti non era da considerare legale e che la crescita del settore era dovuta a una “zona grigia” a livello normativo.