Sfortunata

Albisola Superiore, un’averla in difficoltà soccorsa da Enpa

Malgrado le cure, è deceduta poco dopo, probabilmente per una lesione interna dovuta al’impatto con un ostacolo

Averla Albisola

Albisola Superiore. Un’averla in difficoltà è stata soccorsa dai volontari della Protezione Animali a Luceto e ricoverata presso la sede dell’Enpa ma, malgrado le cure, è deceduta poco dopo, probabilmente per una lesione interna dovuta al’impatto con un ostacolo.

“Questo passeraceo – dicono gli animalisti – ha fama di feroce assassino presso il mondo rurale ed accademico, per la sua abitudine di infilzare gli insetti catturati sugli spini delle siepi vicine al suo nido, allestendo una mostra di piccoli corpi simile ad una macelleria”.

“Ma alla base di questo atteggiamento c’è invece un ‘difetto’ della specie che ha portato questi uccelli ad avere un comportamento spietato; infatti, non possedendo i potenti artigli presenti invece nei rapaci, non riescono ad immobilizzare le prede e di conseguenza hanno sviluppato una complessa tecnica che consiste nel trattenerle infilzandole sui ramoscelli o filo spinato per poi mangiarle con tutta tranquillità”.

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