Albenga. Se non è un invito a sedersi al famoso tavolo, a guardarsi negli occhi e a confrontarsi sulle proposte per trovare una quadra in vista del ballottaggio del prossimo 9 giugno, poco ci manca. Sembrava impossibile per alcuni, viste le frizioni evidenti (confermate anche nei confronti elettorali e nei comunicati stampa) tra i due schieramenti.
Ma è stato proprio un nuova nota redatta dal candidato sindaco del centrodestra Gerolamo Calleri, o quantomeno alcuni passaggi in essa contenuti, a scompaginare le carte. Potrebbero essere visti come “semplici” endorsement agli elettori di Distilo e Icardo, fondamentali in vista del ballottaggio, ma non solo.
Andando a leggere tra le righe, infatti, emerge una sorta di clamorosa apertura, nemmeno troppo velata, proprio nei confronti di quello che è stato definito “l’ago della bilancia” di questa tornata elettorale, il “rivale” (almeno fino allo scorso 26 maggio) Diego Distilo.
È stato lo stesso Distilo, sia nell’immediatezza della conclusione dello spoglio sia poche ore fa, a comunicare l’intenzione di “voler valutare con calma, insieme alla sua squadra, il da farsi”. Un possibile apparentamento? Forse, ma, come specificato dallo stesso Distilo: “Solo se basato sul programma e non sulle seggiole” e con la ferrea intenzione di “non mollare di un centimetro sulla costituzione della nuova società pubblica e sul rilancio turistico di viale Che Guevara”.
Messaggio recepito, evidentemente, da chi il centrodestra lo rappresenta, ovvero Calleri, che ha rilanciato: “L’esito delle urne ha parlato chiaro. La maggior parte degli albenganesi ha preferito i programmi di cambiamento rispetto a quelli in continuità con le politiche dell’amministrazione uscente”.
E fin qui, tutto normale, salvo poi l’aggiunta: “Da parte nostra, nessuna preclusione nei riguardi delle proposte che si pongono in discontinuità con quanto visto negli ultimi 5 anni”, ed ecco che entrano in gioco le proposte di Distilo.
E ancora: “O che riprendano il lavoro di precedenti amministrazioni del centrodestra interrotto dalla gestione della sinistra”, contando che “casualmente” Distilo è stato protagonista, con ruoli diversi, in entrambe le precedenti amministrazioni albenganesi targate centrodestra (Zunino prima e Rosy Guarnieri poi).
“Nei programmi delle altre liste escluse dal ballottaggio ho trovato punti programmatici interessanti, in alcuni casi molto simili se non analoghi ai nostri, sui quali sicuramente si può ragionare e trovare una convergenza. Nessun pregiudizio: l’unico punto fermo, di cui siamo certi e che rivendichiamo, è raccogliere e valorizzare la volontà di cambiamento rispetto alle politiche del PD e della sinistra”, ha concluso Calleri.
Ora la palla passa a Diego Distilo che pare, stando ai ben informati, che lui ama definire “malelingue”, avere già alcuni problemi con un telefonino diventato incandescente negli ultimi due giorni.
Credere, infatti, che la controparte rappresentata dal centrosinistra di Riccardo Tomatis che, secondo voci e indiscrezioni avrebbe a sua volta già da tempo iniziato a tessere le file di possibili discorsi, seppur preliminari, con la compagine di Distilo, possa restare a guardare appare difficile anche solo da pensare.
I giochi sono quantomai aperti (non è nemmeno detto, infatti, che Distilo scelga per forza la strada dell’apparentamento) e con circa due settimane davanti per mettere in atto le proprie mosse e contromosse: la partita per il ballottaggio è appena iniziata, ma entra già nel vivo.