Controreplica

Albenga 2019, Ciangherotti replica a Tomatis sul bilancio: “Sbaglia ancora. L’arroganza dell’incompetenza”

“Una serie di inesattezze, balle e fake news messe insieme una dopo l’altra per mascherare la propria incapacità”

eraldo ciangherotti

Albenga. Prosegue il botta e risposta tra il candidato di “Albenga Vince” Eraldo Ciangherotti e il candidato sindaco Riccardo Tomatis sul tema bilancio. Dopo l’affondo del forzista e la replica di Tomatis, oggi Ciangherotti è ritornato sull’argomento.

“Leggendo la risposta del vice sindaco Riccardo Tomatis, – ha tuonato il forzista, – viene da chiedersi che voti avesse in matematica quando andava al liceo. Una serie di inesattezze, balle e fake news messe insieme una dopo l’altra per mascherare la propria incapacità”.

“Ecco i fatti, un piccolo vademecum così Tomatis inizia a studiare e magari impara qualcosa: la Corte dei Conti aveva già ai tempi di Tabbò ammonito il Comune richiamandolo ai principi di prudenza e invitandolo ad accantonare somme per  compensare le negatività delle operazioni sui derivati-Swap con Unicredit Bank e Deutsche Bank. I derivati sono rischiosissimi per gli enti pubblici: se i mercati girano male e, come avvenuto con la guida Pd a Savona, si trasformano in grossi debiti per il Comune”.

“L’Amministrazione Guarnieri, estranea a queste operazioni, ha iniziato a pagare gli effetti di queste scelte scellerate con i suoi bilanci, con la restituzione alle banche di oltre 300mila euro all’anno. Quando nel 2014 è entrata in vigore la nuova disciplina contabile, più rigida e intransigente di quella precedente, la Corte dei Conti ha imposto gli accantonamenti sui quali aveva in passato ammonito l’ente, richiedendo al Comune di vincolare oltre 2 mln e mezzo di euro. Il Comune si è salvato e ha potuto ottemperare, evitando un rischio di default, grazie agli introiti della vendita della Caserma Piave, operazione a suo tempo definita dall’Amministrazione Guarnieri di concerto con il Ministero dell’economie e delle finanze, la Regione e l’agenzia del demanio”.

“Quanto all’anticipazione di Tesoreria, attestata a fine maggio dal Commissario Prefettizio, è un dato del tutto parziale e irrilevante. I conti dei Comuni sono spesso ‘in rosso’ nei primi mesi dell’anno perché i primi incassi per l’ente arrivano dopo giugno coi pagamenti Imu, Tasi e delle altre imposte e tasse comunali. L’unico dato rilevante e importante è quello di fine anno, riportato nel rendiconto dei Revisori dei Conti che attesta per l’ultimo anno di amministrazione Rosy Guarnieri un avanzo di 109.713 euro”.

“Stupisce che Tomatis, dopo un mandato da vicesindaco, ancora non capisca questi principi elementari di pubblica amministrazione. Questi sono i dati, le sue sono solo parole. Ecco il grande bluff del vicesindaco, che come tutti i politici del PD prova a mascherare la propria incompetenza con tanta arroganza e con un mare di bugie”, ha concluso Ciangherotti.

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