Domande

Velox, il consigliere Rodolfo Mirri interroga la Provincia: “Di sei apparecchi cinque sono sulle Sp29 e Sp42, perché?”

Raffica di domande dal membro di "Savona Uniti per la Provincia"

autovelox

Provincia. Ha per oggetto gli “Autovelox installati sulle strade provinciali in modo particolare sulla Sp29 e sulla Sp42” l’interrogazione presentata dal consigliere provinciale del gruppo “Savona Uniti per la Provincia” Rodolfo Mirri all’amministrazione del presidente Pierangelo Olivieri.

“Ad oggi – scrive Mirri – in provincia di Savona risultano attivi sei autovelox: uno ad Albenga sulla Sp6 al chilometro 4+355 in direzione Albenga; uno ad Altare sulla Sp29 sul viadotto Gazzana al chilometro 140+600 in direzione Savona; due a Cosseria, sulla Sp42 rispettivamente al chilometro 2+100 in direzione Carcare e al chilometro 3+987 in direzione Cengio; due a Savona sulla Sp29 rispettivamente in località Montemoro al chilometro 147+300 in direzione Altare e in località Maschio al chilometro 149+500 in direzione Altare. I limiti di velocità su diversi tratti stradali, per quanto fissati da competenti autorità, non sono omogenei per tratta, e la collocazione degli impianti di rilevazione automatica risulta talvolta insufficiente sulla segnalazione verticale, se non, in qualche caso, persino pericolosa, poiché induce gli automobilisti a bruschi rallentamenti della velocità”.

“La Corte Costituzionale (sentenza 113 del 2015) ha stabilito che gli strumenti tecnici di misurazione elettronica sono di dubbia funzionalità se non sono sottoposti a manutenzione e a verifiche periodiche e che ‘fenomeni di obsolescenza e deterioramento possono pregiudicare non solo l’affidabilità delle apparecchiature, ma anche la fede pubblica che si ripone in un settore di significativa rilevanza sociale, quale quello della sicurezza stradale’. I tratti della Sp29 e Sp42 dove sono installati cinque autovelox sono altamente frequentate quotidianamente da migliaia di cittadini che dalle varie località della Val Bormida si recano al capoluogo e dalla Riviera si recano nell’entroterra, sia per scopi lavorativi che per scopi personali”.

“Gli autovelox sono installati con inadeguata segnaletica sia verticale che orizzontale tutt’altro che ottimale, fa si che molti automobilisti nel disperato tentativo di evitare le sanzioni siano indotti istintivamente a frenare bruscamente rischiando di essere tamponati da chi li segue, aumentando così il principio di pericolosità in questi tratti di strada. L’uso degli autovelox per accertare il superamento dei limiti di velocità è diventato per molti enti locali, di fatto, uno strumento sicuro per garantirsi entrate supplementari destinate agli scopi più disparati; essendo tali apparecchiature assai di frequente utilizzate in modo subdolo, non tanto a scopo preventivo o dissuasivo, quanto al puro scopo di multare il maggior numero di automobilisti e aumentare in questo modo le entrate derivanti dalle sanzioni in favore dei bilanci degli enti”.

“Secondo la previsione di legge, gli Enti stessi dovrebbero inviare ogni anno una relazione telematica al ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al ministero dell’interno su quanto incassano con queste multe e destinare una quota del 50 per cento di queste entrate, provenienti da sanzioni comminate attraverso l’utilizzo degli autovelox, al miglioramento della sicurezza stradale”.

Alla luce di questa situazione, Mirri interpella il presidente della Provincia ed il consigliere competente chiedendo: “Perché su sei autovelox installati dall’amministrazione provinciale cinque sono stati posizionati sulle Sp29 e Sp42? Quanti sono i verbali redatti ed a quanto ammontano i proventi derivati dalle sanzioni attraverso gli autovelox posizionati sulla Sp29 nell’anno 2018? Quanti sono i verbali redatti ed a quanto ammontano i proventi derivati dalle sanzioni attraverso gli autovelox posizionati sulla Sp42 nell’anno 2018? Quanto sono i crediti riscossi nell’anno 2018?Quanto sono i crediti non riscossi nell’anno 2018 in quanto inesigibili? Dove sono stati spesi i proventi delle sanzioni comminate attraverso gli autovelox sulle Sp29 e Sp42 (indicare dettagliatamente le manutenzioni o i lavori eseguiti specificando gli importi e in che luogo sono stati eseguiti)? Gli autovelox che si trovano posizionati sulle Sp6, Sp29 e Sp42 sono stati sottoposti alla manutenzione e alle verifiche periodiche previste dalla normativa?”

E ancora: “Chiedo che venga installata, alle distanze di legge, una segnaletica verticale luminosa prima di ogni autovelox e una orizzontale segnalando il limite massimo di velocità. Chiedo che la struttura degli autovelox venga verniciata di colore rosso (o altro colore ben visibile) per evitare che di notte, in caso di pioggia, neve o di nebbia essa sia ben visibile. Chiedo di conoscere se per statistica incidentale non vi siano su tutto il territorio provinciale altre strade meritevoli di tale prevenzione ed in base a quale criteri è avvenuto il posizionamento degli autovelox citati in premessa Chiedo di sapere in oltre se non sia necessario, che tutti i dispositivi vengano tarati ad una soglia massima di 70 chilometri orari prima dell’elevazione di qualsiasi contravvenzione; evitando di confondere gli automobilisti”.

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