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Varazze 2019, i sogni di Caprioglio: “Un paese decoroso, a misura d’uomo, in crescita e con opportunità di lavoro”

"Ho deciso di mettere a disposizione le mie esperienze e le mie conoscenze professionali per fare sì che questa città possa davvero cambiare direzione"

Varazze. “Come sarà questa città nel 2024, dopo cinque anni di mia amministrazione? Sarà decorosa, illuminata, a misura d’uomo anche per portatori di handicap. Sarà una città in cui i pendolari che lavorano fuori possono facilmente trovare un parcheggio, una città in cui la popolazione non diminuisce più di 200 unità l’anno ma in cui la crescita demografica è in positivo. Una città in cui i residenti vivono bene ed in cui i posti di lavoro sono in aumento, in cui i rappresentanti delle categorie economiche si alzano al mattino pensando di dover assumere una persona in più piuttosto che preoccuparsi di quanto terranno ancora aperta la loro attività”. Sono questi i “sogni” di Enrico Caprioglio, candidato sindaco della lista “Patto per Varazze”.

Per ora Caprioglio viene genericamente indicato come “il fratello del sindaco di Savona”, ma l’imprenditore ha intenzione di lasciare un proprio segno nella vita politico-amministrativa della cittadina rivierasca. Questo pur non essendo “del mestiere”, almeno per il momento: “Non sono un politico – spiega – ma sono un imprenditore prestato alla politica. E di questo ne vado fiero. Sono un professionista che ad un certo punto della sua carriera è dovuto emigrare e lasciare la sua città. Cosa che fanno anche molti giovani, dato che qui le opportunità di lavoro sono sempre meno”.

E proprio sull’esperienza punta Caprioglio: “Ho deciso di mettere a disposizione le mie esperienze e le mie conoscenze professionali per fare sì che questa città possa davvero cambiare direzione ed iniziare a crescere. Nell’intraprendere questa avventura ho trovato un gruppo di persone che ha creduto in me e con cui possiamo promuovere questa città come merita”.

Fare il sindaco (o comunque l’amministratore pubblico) è un incarico gravoso, che porta via tempo e per certi versi logora. Ma tutto ciò non spaventa Caprioglio: “Lo faccio per senso civico. Vedo che qui ci sono dei problemi, problemi che io penso di poter risolvere con le mie competenze: problemi strutturali, di organizzazione, di pianificazione. Occorre tracciare una rotta e stabilire dove questa città deve arrivare. Non è con interventi a spot che si rimedia ai problemi strutturali seri, come ad esempio il decremento del 10 per cento delle presenze turistiche registrato nel 2017/2018 e corrispondente a 4 milioni di euro persi. Ho deciso di mettere a disposizione della comunità i miei trent’anni di lavoro, che reputo un valore aggiunto. E ho deciso di farlo non partendo dal presupposto che non ho esperienza politica, ma partendo dal presupposto che ho l’esperienza necessaria a Varazze”.

I “problemi” da risolvere sono tanti: “Negli ultimi 25 anni abbiamo perso aziende importanti: i Cantieri Baglietto, il Cotonificio Ligure, le Concerie Rocca. Visto che questo tipo di industria strideva con l’industria turistica, avremmo dovuto incrementare il settore dell’accoglienza. Invece abbiamo visto dimezzare anche le attività commerciali e alberghiere. Quindi è necessario impostare un concetto nuovo. Magari mutuandolo altre cittadine come Alassio o Finale, che hanno pianificato nel tempo lo sviluppo economico del loro territorio”.

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