Spotorno. Rinchiuso nel suo ufficio in Comune, nel più massimo riserbo, nessun contatto con i giornalisti, al lavoro per “salvare” la sua maggioranza ed evitare il commissariamento del Comune. Così il sindaco Mattia Fiorini, alle prese con la difficile situazione politico-amministrativa scatenata dal caso dell’ex vice sindaco dimissionario Gianni Spotorno, coinvolto in una presunta truffa finanziaria, e dopo le dimissioni degli assessori Davide Delbono e Giulia Moretti.
Per il primo cittadino spotornese è stata una mattinata intensa, fatta di incontri e riunioni con quel che resta della sua maggioranza: Matteo Camia, Monica Canepa, Gian Luca Giudice e Maximiliano Magnone tra i consiglieri con deleghe, oltre all’unico assessore rimasto dopo le dimissioni a catena, ovvero Marina Peluffo.
Intanto Monica Canepa è stata nominata nuovo assessore al commercio e alla famiglia: il sindaco Fiorini, nell’ambito complessivo del rimpasto in giunta, deve ancora sciogliere il nodo del riassetto delle deleghe lasciate vacanti. Tra le ipotesi anche quella di un ingresso di assessori esterni: sono ancora in corso valutazioni e riflessioni, con il primo cittadino che prima di annunci o altro vuole completare il non semplice puzzle.
Lo scoglio più duro resta comunque quello della maggioranza in Consiglio comunale, orfana di 3 componenti (da 9 a 6): in discussione, quindi, il numero legale consentito per le sedute. Per questo il sindaco ha rivolto lo sguardo ai quattro consiglieri non eletti, Andrea Berchialla, Andrea Imovilli, Isabella Iozzi e Antonio Pisu.
Tuttavia, stando a quanto appreso dal palazzo comunale (confermato da rumors e voci di paese), solo isabella Iozzi avrebbe accettato l’ingresso in Consiglio per rafforzare la maggioranza, per lo meno ad ora: esclusa ogni forma di collaborazione con i gruppi di opposizione. Dunque una maggioranza a 7, contro 4 esponenti delle minoranze, in un contesto assai debole e troppo fragile per affrontare l’impatto e il terremoto politico scatenato dal caso dell’ex vice sindaco.
Il sindaco comunque sembra voler tirare dritto, “resistere” e salvare il salvabile per evitare la strada del commissariamento: per Comune di Spotorno sarebbe la terza volta consecutiva, un altro possibile smacco per la località savonese che conferma la sua irrequietezza politica.
Ore e giorni decisivi per capire, quindi, cosa sarà dell’amministrazione comunale spotornese. Anche tra le gente e i cittadini poca voglia di parlare della situazione, con l’incognita di dover tornare ancora al voto prima del previsto e della scadenza naturale del mandato amministrativo.
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