Missiva

Post per “celebrare” i 100 anni dalla fondazione del Fascismo: lettera al Prefetto per “richiedere provvedimenti”

La missiva è stata firmata da Articolo1, Italia in Comune e Partito Democratico di Savona e Liguria

simona saccone

Savona. Sono passati quasi 15 giorni dal “post” di celebrazione dei 100 anni dalla fondazione del Fascismo pubblicato sui social dal consigliere del gruppo misto di Savona Simona Saccone, ma le polemiche infuocate che ha scatenato non si sono ancora placate

Articolo1, Italia in Comune e Partito Democratico di Savona e Liguria hanno scritto una lettera al Prefetto di Savona per richiedere una presa di posizione netta e provvedimenti repentini in merito.

“La cronaca di questi giorni è stata caratterizzata dalle dichiarazioni di una consigliera comunale sulla ricorrenza della costituzione dei fasci di combattimento, a cui sono seguite le ovvie rimostranze di buona parte del mondo politico, non solo savonese, e di molti cittadini che si sono sentiti colpiti da quelle dichiarazioni”, si legge nella missiva diretta al Prefetto.

“E’ superfluo ricordarle la gloriosa storia della nostra città, medaglia d’oro della resistenza, patria di Sandro Pertini, vittima delle bombe fasciste degli anni settanta. Da sempre in prima linea nella difesa della democrazia e della libertà. In questo contesto riteniamo che ad un rappresentante delle istituzioni non possa e non debba essere consentito offendere la sensibilità democratica di una intera comunità”.

“Non tocca a noi giudicare se nelle dichiarazioni della signora si possano ravvisare gli estremi di un grave reato come quello di apologia del fascismo, ma ci chiediamo, e le chiediamo, se la signora sia ancora in grado di svolgere il suo compito al servizio della comunità che ha offeso. Per questo motivo la invitiamo a porre in essere tutte quelle iniziative che la legge ed il regolamento comunale le attribuiscono per evitare che simili atti si ripetano in futuro”.

“Non è accettabile che il sentimento antifascista di tutta la città sia messo in discussione da una singola persona o da una sparuta minoranza, a maggior ragione se in odore di reato”.

Quindi, un appello anche per quanto riguarda l’itinerario della tradizionale sfilata del 24 aprile: “In questo senso condividiamo la richiesta, che da più parti si leva, di confermare il tradizionale itinerario della sfilata del 24 aprile, durante la quale migliaia di cittadini e cittadine dimostrano la volontà di mantenere alta la guardia nei confronti di uno dei crimini più odiosi che ha subito il nostro Paese”.

“Riteniamo che la vaga e non provata eventualità di incidenti che potrebbero colpire una sparuta minoranza politica non possa in alcun modo ledere i legittimi diritti della maggioranza di muoversi liberamente nella propria città. Altri sono i mezzi a disposizione per garantire l’ordine pubblico, senza ledere i diritti costituzionali della cittadinanza”.

Una deviazione sarebbe infatti vissuta come un ulteriore affronto alla storia, all’impegno democratico, alla libertà della nostra città. Siamo certi che il rappresentante del Governo sul territorio saprà comprendere l’importanza e la profonda convinzione con la quale avanziamo le richieste di cui sopra e restiamo in attesa di una sua risposta positiva”, hanno concluso.

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