Situazione

Piaggio, Rsu: “Chiarezza sui droni”. Regione: “Mise e Difesa devono dare risposte”

Concluse le assemblee sindacali, attesa per il vertice in Regione: i commenti

vertice Mise Piaggio

Villanova d’Albenga. La rappresentanza sindacale dello stabilimento di Villanova d’Albenga sottolinea l’assoluta urgenza di affrontare la delicata condizione di amministrazione straordinaria della Piaggio Aerospace in sinergia tra i ministeri coinvolti (Sviluppo, Difesa e Lavoro) con azioni rapide e trasparenti.

L’Rsu sindacale chiede chiarimenti in merito alle dichirazioni del Ministro della Difesa Trenta: “… Sono in corso approfondimenti mirati a ricercare ulteriori sinergie che permettano il proseguimento del programma (P1HH) nel più ampio interesse nazionale…”.

“Di fatto abbiamo necessità di capire – nelle sedi ufficiali – come il decreto che prevedeva 766 mil stanziati per il progetto P2HH, ridimensionato a 250 mil per il programma P1HH sia ulteriormente in evoluzione” afferma l’Rsu.

“Il programma P1HH ha visto grandi investimenti in ore di progettazione, costruzione e prove di volo, una forte collaborazione con Leonardo ed il supporto delle Forze Armate (solo ad esempio con l’utilizzo delle basi militari di Decimomannu e Trapani ed il sostegno della legge 808). Ogni miglioramento di questo programma verso l’utilizzo DUALE, indicato dal Ministero dello Sviluppo e dal rappresentante del Ministero Difesa, è possibile ed auspicabile da parte dei tecnici Piaggio che sono pronti ad affrontarlo fin da oggi”.

“Si vogliono buttare al vento migliaia di ore di lavoro? I cospicui investimenti già fatti? Documenti, progetti, velivoli e sistemi in produzione, esperienze… al vento? Tutto questo potrebbe essere il trampolino tecnologico per il nostro Paese verso una partecipazione a future esperienze di lavoro in questi campi di tecnologia avanzata in Europa. Non vorremmo che tutto questo venisse sviluppato altrove”.

“Inoltre ci sono i finanziamenti già approvati negli anni scorsi della legge 808 per lo studio della versione “cargo”, trasporto senza pilota. Piaggio potrebbe sviluppare anche, attraverso i nuovi finanziamenti alla Legge 808 il completamento dello sviluppo del nuovo velivolo per il pattugliamento (MPA) e procedere ad un ammodernamento tecnologico di tutto il settore motori per generare nuova occupazione”.

“A fianco di queste attività che traguardano il futuro apprezziamo fortemente l’interesse dell’amministrazione Difesa per il velivolo P180 attraverso l’ammodernamento della flotta esistente e nuovi ordini di velivoli”.

“Però anche per questo settore produttivo è fondamentale avere chiarezza nei tempi del cronoprogramma che i ministeri intendono darsi: perché questi siano in forte sinergia con l’attività del Commissario Straordinario che deve predisporre il Piano industriale di risanamento, garantire il futuro alla LaerH di Albenga, nata dall’Accordo al Ministero del 2014 come partner strategico di Piaggio, attualmente in grande sofferenza per mancanza di ordini da Piaggio”.

“I lavoratori sono disponibili ad affrontare e risolvere le richieste di ordine tecnologico che possono soddisfare le esigenze segnalate dal Ministro della DIfesa ma evidenziano che la situazione necessita di intervento immediato” conclude l’Rsu sindacale.

“Vorrei nuovamente ribadire come Piaggio rappresenti, non solo un importante stabilimento industriale per la nostra Regione, ma anche una risorsa strategica per la Nazione intera. Auspichiamo che dal ministero dello Sviluppo economico, al prossimo tavolo nazionale chiesto da Regione Liguria, arrivino risposte puntuali, che permettano, innanzitutto di mettere in sicurezza l’azienda, ma che inizino anche a tracciare una strategia di lungo respiro lungo la quale sviluppare, non solo il futuro di Piaggio, ma anche quello dell’intero comparto della Difesa”. afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti in merito alla situazione di Piaggio Aerospace.

“Siamo al fianco dei lavoratori, diretti e indiretti – sottolinea Benveduti – di cui condividiamo le preoccupazioni. Come ribadito in ogni incontro nelle sedi ministeriali competenti, vogliamo tutelarne il know-how e la sicurezza occupazionale. In Liguria abbiamo altre importanti eccellenze del settore come Oto Melara e MBDA, senza citare Fincantieri. Occorre un piano industriale dell’intero comparto, con una mission condivisa, con chiari assetti di governance e consolidate capacità manageriali. Ancor più che in altri ambiti, quello della tecnologia della difesa non può essere oggetto di improvvisazioni. Domani, con il presidente Toti, incontreremo le delegazioni sindacali per riaffermare la vicinanza della Regione all’intero polo industriale, scientifico e tecnologico e a una comunità tutta”.

“Bisogna fare in fretta però, perché, rallentando le operazioni, rischiamo seriamente di impoverire l’azienda da ogni punto di vista, oltre il limite di non ritorno. Pensiamo – conclude l’assessore – che questo governo abbia tutti gli strumenti necessari e utili per pianificare un futuro di sviluppo a Piaggio e al comparto intero, valorizzandone le grandi professionalità e il patrimonio tecnologico, a patto però che venga messa da parte ogni eventuale pregiudiziale politica, ponendo al centro l’interesse nazionale, in una visione lungimirante e manageriale”. 

Mario Ghini, segretario generale Uil Liguria, aggiunge: “Da un lato ci dicono che Genova e la Liguria stanno ritornando ad essere appetibili dagli investitori, che c’è un crescente interesse a far arrivare attività in questa regione, poi, purtroppo, ci accorgiamo che la realtà è altra cosa, ovvero che tutti i giorni si combatte e si lotta per salvare occupazione e salari. La cosa triste è che gli avvenimenti di queste ultime settimane hanno responsabilità dirette di chi governa questo paese, di chi troppo spesso fa promesse che, purtroppo, non è stato in grado di mantenere. L’ultimo esempio, in ordine di tempo, è Piaggio Aereo, dove dopo mesi di promesse mai mantenute, anche dal precedente governo, oggi se non si mettono a disposizione le risorse necessarie, si rischia seriamente di perdere un pezzo importante del tessuto industriale Ligure e nazionale. Rischiamo di perdere un’azienda che ha fatto la storia aeronautica del paese”.

“Nella giornata di ieri, poi, quando i lavoratori di Piaggio Aereo erano per strada, a poca distanza, Bombardier Italia annunciava la volontà di cedere l’ingegneria nel sito di Vado, (circa 50 posti diretti di lavoro in discussione). Ma è ancora più grave il fatto che levare la testa dal corpo può significare solo una cosa: a breve potrebbero essere in discussione tutti i 530 dipendenti dello stabilimento Ligure. A questi va aggiunto tutto l’indotto, anche su quest’ultimo argomento il Governo è latitante, infatti doveva tenersi un incontro lo scorso 22 gennaio che, ovviamente, è saltato e, da allora, più nulla. Siamo fortemente preoccupati per queste due realtà, come per il totale lassismo in cui questo governo sta lavorando. Non si può giocare con il futuro di migliaia di lavoratrici e lavoratori guardando sempre alle competizioni elettorali, il paese ha bisogno di un governo che sia in grado di decidere e di mettere le aziende in grado di poter competere con gli altri paesi, cosa che, purtroppo, oggi non sta avvenendo e la Liguria ha bisogno oggi più che mai di una politica seria e responsabile”.

Le segreterie di Fim, Fiom e Uilm di Genova e Savona: “Le due giornate di sciopero hanno riportato all’attenzione nazionale la vicenda Piaggio e la forte determinazione che hanno i lavoratori nel difendere il proprio posto di lavoro, mentre è evidente l’irresponsabilità di chi non ha ancora capito la dimensione del problema. Il governo non pensi a rinviare ulteriormente l’incontro o a fissare incontri farlocchi: si convochino i territori coinvolti nella vertenza in quanto gli unici abilitati ad affrontare il problema. Abbiamo ricordato che il governo in data 26 febbraio ha affermato e garantito la continuità produttiva di Piaggio attraverso un investimento di 250 milioni di euro, investimento messo in discussione pochi giorni dopo dal capo di stato maggiore che ha dichiarato che la difesa non era interessata al drone P1HH, smentendo quanto affermato dal ministero dello sviluppo economico. Per queste ragioni il commissario, ricordiamo che l’azienda è in amministrazione straordinaria e non ha più una proprietà, ha avviato la procedura per collocare in cassa integrazione straordinaria tutti i lavoratori scarichi di lavoro; la procedura coinvolge 1.027 lavoratori molti dei quali finiranno dal primo maggio in cassa integrazione. Il 3 aprile, ad aggravare la situazione, è stata redatta una nota del ministero della difesa nella quale si ritiene il drone non più adeguato alle proprie esigenze, malgrado un membro dello stesso ministero nell’incontro del 26 febbraio dichiarasse il contrario”.

“Nei quattro mesi di amministrazione straordinaria i lavoratori hanno provato a recuperare un’immagine distrutta dalla sciagurata gestione precedente dell’azienda, spiegando che Piaggio ha ottimi prodotti ed una capacità professionale unica nel paese; se però si continua a non decidere o ad affermare tutto ed il contrario di tutto si distrugge quanto di buono è stato fatto in questi ultimi mesi. Le responsabilità oggi sono chiare: non occorre andare lontano. Per queste ragioni abbiamo chiesto chiarimenti urgenti sulle posizioni che il governo intende adottare. Il Prefetto ha confermato che ieri, solo dopo il blocco della città, il problema Genova è arrivato all’attenzione del ministro nonché vice presidente del consiglio Luigi Di Maio; al prefetto abbiamo chiesto un ulteriore sollecito che è stato fatto, non escludendo che se non arrivano celermente segnali positivi vi saranno ulteriori iniziative a breve. Mercoledì alle 12 il presidente della Regione ha convocato il sindacato: i lavoratori hanno dimostrato pazienza e grande senso di responsabilità, lo stesso non possiamo dire di altri soggetti coinvolti nella vicenda. La vertenza Piaggio è un problema della Regione Liguria per salvare un patrimonio industriale unico con 1.200 posti di lavoro, non è una vertenza dei soli lavoratori Piaggio e Laerh coinvolti, le manifestazioni a difesa del lavoro vedono sempre meno politici locali presenti: ieri era presente un solo consigliere regionale, continuiamo a registrare l’assenza di chi questi lavoratori dovrebbe rappresentare”.

Per il segretario regionale Fim-Cisl Alessandro Vella: “Le due giornate di sciopero hanno riportato all’attenzione nazionale la vicenda Piaggio, il forte disagio creato ai genovesi segnala la forte determinazione che hanno i lavoratori per difendere il proprio posto di lavoro e grazie a chi ha lottato ed evidenzia inoltre l’irresponsabilità di chi non ha ancora capito la dimensione del problema. Il Governo non pensi a rinviare ulteriormente l’incontro o a fissare incontri farlocchi si convochi i territori coinvolti nella vertenza gli unici abilitati ad affrontare il problema. Abbiamo ricordato che il Governo in data 26 febbraio ha affermato e garantito la continuità produttiva di Piaggio attraverso un investimento di 250 milioni di euro, investimento messo in discussione pochi giorni dopo dal Capo di Stato Maggiore che ha dichiarato che la Difesa non era interessata al drone P1HH, smentendo quanto affermato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Per queste ragioni il commissario, ricordiamo che l’azienda è in amministrazione straordinaria e non ha più una proprietà, ha avviato la procedura per collocare in Cigs tutti i lavoratori scarichi di lavoro, la procedura coinvolge 1027 lavoratori molti dei quali finiranno dal 1° maggio in cassa integrazione”.

“Il 3 di aprile ad aggravare la situazione vi è una nota della Ministra della Difesa che dice “ l’Aeronautica ritiene non più adeguato alle proprie esigenze”, malgrado un membro dello stesso Ministero nell’incontro del 26 febbraio dichiarasse il contrario. Nei quattro mesi di amministrazione straordinaria i lavoratori hanno provato a recuperare un immagine distrutta dalla sciagurata gestione precedente dell’azienda, spiegando che Piaggio ha ottimi prodotti ed una capacità professionale unica nel Paese, se si continua a non decidere o ad affermare tutto ed contrario di tutto si distrugge quanto di buono è stato fatto in questi ultimi mesi, le responsabilità oggi sono chiare non occorre andare lontano. Per queste ragioni abbiamo chiesto chiarimenti urgenti sulle posizioni che il Governo intende adottare. Il Prefetto ha confermato che il problema è arrivato ieri dopo il blocco della città di Genova all’attenzione del Ministro nonché vc. Presidente del Consiglio Luigi Di Maio, abbiamo chiesto un ulteriore sollecito che è stato fatto, non escludendo se non arrivano segnali celermente ulteriori iniziative a breve. Mercoledì il presidente della Regione ha convocato il sindacato, i lavoratori hanno dimostrato pazienza e grande senso di responsabilità, lo stesso non possiamo dire di altri soggetti coinvolti nella vicenda”.

“La vertenza Piaggio è un problema della Regione Liguria per salvare un patrimonio industriale unico con 1.200 posti di lavoro, non è una vertenza dei soli lavoratori Piaggio e Laerh coinvolti, le manifestazioni a difesa del lavoro vedono sempre meno politici locali presenti ieri un solo consigliere regionale, continuiamo a registrare l’assenza di chi questi lavoratori dovrebbe rappresentare” conclude l’esponente sindacale.

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