Villanova d’Albenga. Domani, mercoledì 24 aprile, sarà il giorno verità sulla vertenza della Piaggio Aerospace: dopo gli scioperi e i cortei delle lavoratrici e dei lavoratori, è in programma l’atteso incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico a Roma. Un vertice invocato a più riprese, in particolare dopo le ultime “fumate nere” sulle commesse attese per il rilancio industriale, con le lettere di cassa integrazione pronte ad arrivare il prossimo 2 maggio per oltre 500 persone.
Per Rsu, sindacati e lavoratori il tempo è finito: o garanzie sulle commesse o si attende una nuova stagione di forte mobilitazione, che coinvolgerà anche i lavoratori di LaerH, la principale azienda dell’indotto Piaggio ferma ormai da fine dicembre.
“È necessario che il Governo si impegni concretamente e con tempi immediati al finanziamento pubblico per la conclusione dell’iter certificativo del velivolo a pilotaggio remoto P1HH, all’acquisto dei 4 sistemi – così come impegno dello stesso ministero dello Sviluppo Economico dello scorso 26 febbraio – e soprattutto al finanziamento pubblico per rinnovare la flotta governativa passando attraverso l’ordine di P180” è stato ribadito nei giorni scorsi.
“Il rischio del fallimento o lo smembramento delle produzioni attualmente presenti negli stabilimenti di Villanova e Genova sarebbe gravissimo per questo territorio e la tenuta del tessuto industriale. Servono decisioni della politica nazionale, tutelando un’azienda strategica e dando risposte ad oltre 1.200 lavoratori”.
E se si mantiene alto il pressing e l’azione delle istituzioni locali per salvare l’azienda aeronautica e fornire prospettive industriali e occupazionali concrete, la tensione tra i lavoratori sale di giorno in giorno: “Basta rinvii, rimbalzi, rimpalli o altro… Un piano serio fatto di commesse industriali e di produzione” è il monito rilanciato in queste ore in vista dell’incontro di domani al Mise.
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