Situazione

Piaggio Aero, rinviato a metà maggio il tavolo ministeriale sulla cassa integrazione

Ma la scadenza più ravvicinata è quella del 24 aprile, giorno in cui sindacati, ministero e azienda si ritroveranno per analizzare le prospettive future di Piaggio

piaggio aerospace p180 avanti evo

Villanova d’Albenga. E’ stato rinviato al 15 maggio il tavolo tecnico convocato questo pomeriggio presso il ministero del lavoro per trovare l’accordo sulla procedura di cassa integrazione che per 504 lavoratori di Piaggio Aero.

Dopo il rinvio già deciso pochi giorni fa davanti all’Unione Industriali di Savona, oggi a Roma i sindacati non si sono nemmeno presentati ad eccezione di un rappresentante nazionale della Fiom che ha consegnato a mano le richieste di rinvio formalizzate da Fiom, Fim e Uilm di Savona e Genova e dalle rispettive Rsu in attesa del tavolo politico del 24 aprile a cui dovrebbe partecipare il vicepremier Luigi Di Maio.

Alessandro Vella, segretario di Fim-Cisl, spiega: “La cassa integrazione parte il 2 maggio, quindi con l’incontro del 24 aprile dovremo arrivare a firmalizzare un’intesa per quanto riguarda l’anticipo di cassa integrazione. Un’intesa che dovrà esserci prima di tutto con Regione Liguria, che è l’unico Ente che può erogarlo al momento. Di cassa torneremo poi a parlare al ministero a metà maggio, in una data ancora da concordare”.

Ma la scadenza più ravvicinata è quella del 24 aprile, giorno in cui sindacati, ministero e azienda si ritroveranno per analizzare le prospettive future di Piaggio: “Vogliamo risposte precise sul piano industriale e capire se il finanziamento sul P180 e sul drone è ancora attivo o meno”.

“A questo punto – commenta il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro – il governo deve dare lavoro e commesse perché se non sarà così non solo quel numero di lavoratori in cassa integrazione crescerà esponenzialmente ma il commissario Nicastro il 4 giugno alla scadenza del suo mandato potrebbe non riuscire a presentare un piano industriale e dire che non ci sono le condizioni per andare avanti anche perché come ci ha spiegato l’azienda ad momento i fornitori senza garanzie non sono più disposti a vendere a Piaggio i pezzi necessari per realizzare gli aerei”.

Secondo quanto stabilito in occasione dell’incontro all’Uisv del 15 aprile scorso, dal 2 maggio 474 lavoratori saranno in cassa integrazione. Si aggiungono ai 30 loro colleghi (dei quali 15 a Villanova d’Albenga e altrettanti a Genova) che già sono in cassa integrazione a zero ore. Di questi 474 dipendenti, ben 452 operano sullo stabilimento ingauno, i restanti 22 a Sestri Ponente. Per 126 di loro sarà cassa interazione a zero ore, quindi senza possibilità di avere una quota anche ridotta del loro normale stipendio, mentre gli altri saranno in cassa integrazione a rotazione. I settori produttivi interessati dalla cassa integrazione straordinaria saranno quello dei velivoli, della direzione tecnica e dello staff, mentre quelli non coinvolti: motori (Villanova d’Albenga) e Customer Service (Genova).

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