Lettera al direttore

Recupero

“Idee sul recupero del vecchio carcere Sant’Agostino: rilanciare Savona come città di cultura”

Pubblichiamo il contributo di Franco Astengo con alcune proposte sul futuro dell'ex penitenziario savonese

Sant'Agostino carcere

L’ex complesso conventuale agostiniano risalente al 1300, successivamente ex carcere giudiziario della Provincia, sorge sulla collina di Monticello alle spalle delle rovine del cinquecentesco complesso domenicano. Il bene – oggi di proprietà dell’Agenzia del Demanio – è ubicato nel centro storico di Savona, adiacente alla centrale Via Paleocapa ed è inserito all’interno di una zona prevalentemente a carattere residenziale.

Il compendio risulta soggetto a Vincolo culturale già posto con provvedimento del 25.11.1969 da parte del Ministro della Pubblica Istruzione. Recentemente l’Agenzia del Demanio ha commissionato alla Società IRE S.p.a .la redazione di uno studio di fattibilità volto all’acquisizione di tutti gli elementi funzionali alla valorizzazione del compendio.

L’Agenzia Regionale I.R.E SPA (Infrastrutture Recupero Energia) ha allora lanciato questa proposta di dibattito all’insegna di questo slogan: per disegnare il futuro dell’ex carcere oggi abbiamo bisogno di voi.

Lo scopo è: completare il quadro delle conoscenze sul contesto territoriale; traguardare sinergie con attività e/o progetti in corso; individuare possibili destinazioni d’uso per l’immobile; indicare i soggetti interessati alla riqualificazione dell’immobile •Per comporre scenari alternativi per il riuso dell’immobile.

L’occasione può essere buona per ripresentare un progetto di centro città destinato alla cultura, superando l’imbarazzante degrado che sta avvolgendo da anni il cuore della nostra Città già in preda alla grave crisi indotta dal processo di de industrializzazione che ne ha snaturato nel tempo identità e presenza.

Pensiamo allora a rilanciare l’idea del Centro Città come sede del rilancio culturale, attraverso il ritorno all’uso pubblico del tema decisivo del recupero dei grandi contenitori storici. Nel 2006 avevamo presentato questo progetto ma si era scelto di destinare l’edificio dell’ex-Ospedale San Paolo ad uso privato mentre per Palazzo Santa Chiara si prevedeva ancora l’utilizzo come sede dell’Autorità Portuale e poi nel frattempo non si è più mosso nulla.

Adesso l’occasione può ripresentarsi proponendo l’edificio dell’ex-convento – carcere di Sant’Agostino a sede universitaria di facoltà umanistiche e di Palazzo Santa Chiara a principale biblioteca della Città: con una evidente relazione di sinergia tra le due strutture.

Questo progetto conterrebbe in sé anche quel discorso di riavvicinamento tra l’Università e la Città (senza nulla togliere al Campus di Legino) fornendo occasione di rilancio sia sul piano culturale sia su quello economico.

Franco Astengo

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